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Nella serata di ieri si è chiuso il precampionato del Lecce. Il pareggio di Monopoli ha lasciato qualche luce — un buon primo tempo soprattutto dal punto di vista della manovra offensiva — ma anche alcune ombre, come una tenuta difensiva da rivedere, soprattutto nella ripresa, “colpa” dei carichi di lavoro importanti di mister Di Francesco e di un calo mentale che dalla prossima settimana non si dovrà vedere. La sfida del Veneziani ci permette inoltre di tracciare un primo bilancio sul precampionato in generale dei salentini, reduci da quattro vittorie e un’unica sconfitta, subita contro l’UAE

In particolare, l’attenzione dei tifosi e, soprattutto, di mister Di Francesco è stata rivolta ai quattro nuovi acquisti del mercato estivo dei salentini: Kouassì, Perez, Ndaba e Camarda. In attesa di vedere all’opera Sottil, già in Salento per sostenere le visite mediche di rito, è tempo di analizzare quello che è stato il precampionato dei nuovi arrivi e valutare se potranno davvero giocarsi un ruolo da titolari nel prossimo Lecce di Di Francesco.

Kouassì: sufficiente, ma con ampi margini di miglioramento

Il terzino destro è, insieme a Camarda, il nuovo acquisto più utilizzato finora. È stato titolare contro Natz, Spezia, l'UAE, la Carrarese e anche ieri a Monopoli, sempre schierato dal primo minuto. Il calciatore francese, arrivato dalla Ligue 2, ha alternato prestazioni discrete, con qualche buona chiusura difensiva o spunto offensivo, ad altre meno convincenti, come quella contro la nazionale araba.

In quella partita ha infatti contribuito negativamente al risultato, causando un calcio di rigore che ha portato in vantaggio l’UAE in meno di un minuto. I margini di crescita sono evidenti e il giocatore gode della piena fiducia del mister, che continua a schierarlo dal 1’. Con l’aumentare delle presenze, migliorerà anche la sua conoscenza del calcio di Di Francesco e, in generale, del calcio italiano. Solo così potremo vedere il vero Kouassì, quel giocatore di cui in Francia lo descrivono con grandi aspettative.

Kouassì

 

Perez: da rivedere

Il discorso fatto per Kouassì può essere applicato ancora meglio a Pérez, che non ha giocato le prime due amichevoli contro Natz e Spezia. L’esordio del centrale cileno è stato da dimenticare: un’occasione regalata da un suo appoggio sbagliato pochi secondi dopo il suo ingresso in campo e il gol del definitivo 3-1 dell’UAE causato proprio da un suo errore in fase di impostazione. Nell’amichevole contro la Carrarese la sua prestazione è stata migliore, anche se i ritmi erano decisamente più bassi, mentre a Monopoli è stato assente per una contusione alla coscia. 

I tifosi giallorossi, così come la dirigenza, sperano che il cileno non sia il calciatore visto all’esordio, ma per un giocatore così giovane (ricordiamo che è un classe 2004) essere catapultato in una realtà completamente diversa rispetto al calcio sudamericano — e non solo nel calcio — necessita di un periodo di ambientamento non indifferente. Mister Di Francesco avrà molto lavoro da fare su di lui, che però ha sicuramente delle potenzialità, su cui Corvino ha deciso di scommettere, pagando circa 800 mila euro ai cileni del Curicó Unido.

matias perez

 

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