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Il tecnico Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato tra Lecce e Crotone. Di seguito le sue dichiarazioni.

“Fino all'ultimo non sapevo se Tuia fosse disponibile, giocherà uno fra lui e Simic. Sicuramente giocheranno entrambi, alcuni giocatori sono usciti dal Covid, questo ha bloccato o ritardato l'impiego di alcuni elementi della rosa”. 

“Il sistema di gioco? Il nostro è un sistema che ha solidità e funzionalità. In settimana ho letto qualcosa sulla difesa, questo mi porta a fare delle analisi. C'è un dato che è il differenziale tra tiri fatti e subiti, il Lecce è primo, perché ha +65, davanti al Frosinone a +35. Le cose oggettive non lasciano interpretazioni. Il Lecce ha il miglior differenziale tra tiri fatti e subiti e tra pali compiti e subiti, abbiamo anche la migliore differenza reti. Parlo anche dei pali perché a volte sono centimetri che fanno la differenza, la Cremonese ad esempio ha preso 3 pali mentre noi ne abbiamo presi 10”. 

“La critica ci stimola ma bisogna partire sempre dalla oggettività delle cose. Questa squadra ha un sistema di gioco che funziona e che l'ha portata ad avere un equilibrio forte. In questa B ci sono club che hanno fatto investimenti importanti ma nessuno le vince tutte e noi non siamo meno degli altri. Abbiamo fatto due pareggi con Alessandria e Como, e a Como avevamo l'occasione di vincere a fine gara con il rigore. Sono due squadre che hanno battuto le prime della classe. Ad Alessandria se non ricordo male Gabriel ha subito un solo tiro in porta mentre il loro portiere è stato determinante”. 

“Dermaku e Faragò? Per Dermaku c'è stato un intervento, è stato suturato e il recupero credo sia nell'ordine dei 15 giorni. Il giocatore forzando i tempi e sta meglio. Su Faragò le tempistiche le lascio allo staff sanitario. Asencio ha svolto un lavoro differenziato anche oggi ma viene in panchina. Lui ha avuto questo problema legato al covid, un problema che lo ha portato a stare fermo per molto tempo. Abbiamo cercato di andare incontro al giocatore ricondizionandolo, per aumentare la resistenza dal punto di vista fisico in modo da non farlo incorrere in problemi”. 

“Ragusa? Si è allenato forte, deve rientrare nei meccanismi del sistema di gioco. Lui è molto probabile che possa partire titolare. Centrocampo? Abbiamo tre interni, che sono Bjorkengren, Helgason e Majer. Sicuramente saranno tutti della partita, se anche uno non porta poi può entrare a partita in corso”. 

“Il Crotone? Parliamo di una delle squadre che a inizio campionato puntava a lottare se non per i primi due posti almeno per i playoff e poi è andata in difficoltà, questo campionato non guarda i nomi o gli investimenti della società. Troviamo una squadra che sta bene, a dispetto dei risultati. Sarà importante andare in campo con la fiducia e il coraggio che ci hanno sempre contraddistinto”. 

“Il 4-2-3-1? Si tratta di una variante che varia a seconda anche delle due squadre che si incontrano. Alle volte è importante trovare l'uomo fra le linee, ad Alessandria ho optato per questa soluzioni che si può provare, ma non è il nostro vestito. Si lavora tutta la settimana su un metodo che ha i ruoli ben chiari. I calciatori sanno cosa devono fare, non cambio almeno che non ci siano condizioni dal punto di vista tattico che portino dei vantaggi”. 

“Il rallentamento? Nelle ultime sei partite abbiamo fatto tre vittorie e tre pareggi. Non cerco alibi e non ne voglio. A Como abbiamo fatto 76 ingressi in area di rigore, creando tante occasioni da gol. Lo stesso è avvenuto ad Alessandria, un campo dove hanno perso Benevento e Cremonese, mentre hanno pareggiato Pisa e Frosinone. Questa è la Serie B. Quando fai il pari con il Como si pensa che hai pareggiato contro una squadra allo sbando, poi il Como va a vincere a Frosinone. Non a caso la B è considerato un campionato bello, è così per la sua imprevedibilità. Il Lecce ha dimostrato una solidità importante, ha perso la prima partita e poi ha perso a Pisa giocando una delle sue migliori partite. Le ultime tre partite ci hanno mostrato che il Lecce non molla mai”. 

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