L'urlo, lo scambio di sguardi e l'abbraccio: Barbas emozionato saluta il suo ex compagno a Lecce
U.S. Lecce Juan Alberto Barbas
Pre partita di Lecce-Genoa. Sugli spalti del “Via del Mare” si respira un aria di festa. Mentre i calciatori giallorossi procedono con il loro riscaldamento, dalla tribuna centrale si sente un urlo: “Rudy! Rudy!”. L'uomo si sbracciava facendo di tutto per farsi notare, era Juan Alberto Barbas. L'ex capitano del Lecce aveva notato che a pochi passi da lui c'era Rodolfo Vanoli, suo ex compagno di squadra in giallorosso.
Vanoli, non appena si accorge della chiamata, vede subito Barbas e si fionda per andarlo ad abbracciare. Un abbraccio vero e sincero, un abbraccio di due amici prima e di due ex compagni di squadra poi. Cinque minuti di dialogo, poi un altro grande abbraccio ed il saluto. C'era un Lecce-Genoa da vedere, un Lecce da tifare. Due uomini che hanno fatto la storia del club salentino si sono ritrovati nuovamente al “Via del Mare”, questa volta non sul campo ma sugli spalti con un unico obiettivo: sostenere i ragazzi di Roberto D'Aversa!
Rodolfo Vanoli, ex difensore del Lecce dal 1983 al 1989, nel dicembre 2021 parlò ai nostri microfoni, raccontando le emozioni che ha vissuto nel sostituire in campo una leggenda come Lorusso. Il classe ’63 fu acquistato dall’allora ds Cataldo dopo l’incidente stradale che ha portato via le due leggende giallorosse.
Vanoli dichiarò: "Penso che nella vita accadano delle cose che facciano sempre riflettere. Il Lecce stava venendo a giocare a Varese, a due passi da casa mia. È strano che Cataldo poi abbia preso me, proprio dal Varese, sicuramente ha inciso Fascetti, che mi conosceva avendomi allenato. Quando arrivai lo spogliatoio era distrutto, al di là della perdita dei due giocatori è stata la perdita di due uomini importanti. Con il passare del tempo ho capito l’importanza e la forza di queste due persone ed all’inizio non è stato facile. Io ho cercato di dare lo stesso amore che loro davano per questa maglia. Quando giocavo con la numero 2 e sentivo lo stadio dedicare i cori a Lorusso e Pezzella percepivo davvero sensazioni incredibili”.
LECCE E CORVINO
“Il Lecce lo seguo sempre perché fa parte di me, è la mia seconda pelle. Corvino? Conosco bene come lavora, lui sa scegliere i giovani importanti. Ha sempre cercato giocatori di qualità, perché quella viene fuori. Il Lecce ha ragazzi interessanti e di prospettiva ma con Corvino questo è naturale, non mi stupisce".