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Marco Baroni è uno dei nomi caldi per la panchina del Lecce, rimasta vacante dopo l'esonero di Eugenio Corini. Il tecnico toscano ha un contratto con la Reggina che scade il prossimo giugno e, nonostante l'offerta di rinnovo avanzata dalla dirigenza calabrese più di una settimana fa, continua a temporeggiare aspettando segnali dal Salento.

Baroni gode di buona notorietà a Lecce, sia per il suo passato da calciatore in maglia giallorossa che per i risultati ottenuti altrove da tecnico. Il punto di svolta della sua carriera da allenatore è indubbiamente Benevento: nel 2016 viene ingaggiato dalla squadra appena promossa in B e al debutto raggiunge la prima storica promozione in A del club. 

La stagione successiva è protagonista in negativo della debacle dei sanniti in massima serie e dopo 9 sconfitte consecutive viene esonerato. L'impresa di salvare una squadra in A non gli riesce neppure l'anno successivo quando, entrando in corsa a Frosinone, viene travolto dal trend negativo della squadra.

Un periodo difficile per la sua carriera che culmina con l'addio alla Cremonese, in virtù del diciassettesimo piazzamento a metà stagione.

Il riscatto arriva nell'annata appena terminata. Il 10 dicembre viene ingaggiato dalla Reggina con un solo obiettivo: la salvezza. La società neopromossa infatti non navigava in acque tranquille, avendo ottenuto appena 10 punti nella prima parte di campionato.

Missione riuscita a pieni voti e lode solo sfiorata; la Reggina si salva alla grande ottenendo 50 punti e sfiora un clamoroso piazzamento in zona playoff.

La riproposta del 4-2-3-1 simbolo dell'impresa sannita ha funzionato e Baroni si gode la sua rivincita. Ora è ad un bivio: accettare la permanenza chiesta a gran voce dalla società ed i tifosi della Reggina o cedere alle lusinghe salentine?

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