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8 giornate. Tante ne sono trascorse da quando è iniziato il girone di ritorno. In questa stagione, atipica per la sosta intermedia causa Mondiale, c’è stata un’altra stranezza che ci ha accompagnato, ossia il calendario asimmetrico. Per questo motivo quello che andremo a raccontare in questo articolo potrebbe essere smentito facilmente ma a noi non importa.

Nelle prime 8 giornate del girone d’andata il Lecce ha racimolato 7 punti, grazie ai pareggi con Empoli, Monza, Napoli e Cremonese e la vittoria contro la Salernitana. Era una squadra diversa, inesperta ed ancora incompleta, dato che alcuni giocatori chiave sono venuti fuori con il tempo e le partite.

Questa formazione, come già detto in altre occasioni, ha vissuto di fiammate, di momenti propizi nei quali ha raccolto il fieno per l’inverno, per le situazioni di difficoltà che inevitabilmente deve affrontare una neopromossa. Le 4 sconfitte consecutive, in effetti, hanno abbassato una media punti che correva veloce e che, forse, aveva persino fatto sognare qualcuno, che parlava di cose che a Lecce non si pensano nemmeno.

Guardando le prime 8 giornate del girone di ritorno ci rendiamo conto che il cammino è stato lo stesso, sebbene sia arrivata una vittoria in più e qualche pareggio in meno. 7 punti ancora, figli dei successi con Cremonese ed Atalanta e del pareggio con la Roma. 7 punti sudati, forse troppo pochi per quanto fatto vedere dal Lecce in campo in alcune partite, quelle nelle quali un episodio ha poi condannato la truppa di Baroni.

Insomma, niente isterirsmi, nessun ansia perché questa squadra, nella sua incostanza, ha un’andatura costante, che le sta permettendo anche di vivere la stagione senza grossi patemi. Restano da fare gli ultimi passi, da compiere gli ultimi sforzi, per ottenere quello che un girone fa sembrava utopia e che adesso si deve trasformare in realtà. 

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