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Su Di Francesco

Lui è un allenatore di una qualità estrema, ma è chiaro che il mister ha capito una cosa. Per squadre come il Lecce bisogna fare solo una cosa: spezzare e ripartire. Pensare di dominare il gioco e dettare legge in campo rispetto ad avversari più forti significa condanna a morte. 

Il Lecce deve difendersi e ripartire. Nelle ultime due partite ha trovato i tasselli giusti. Da Bologna in poi ha trovato la soluzione nello scacchiere ed i risultati stanno dando ragione. Non si può pensare ad un Lecce che domini. In Serie B può dominare, ma in A i giochi sono altri.

L'inserimento di Sala e Siebert

Sala e Siebert sono due calciatori importanti ma hanno bisogno di tempo per integrarsi. Vengono da due campionati diversi. Siebert ha un po' più di esperienza ma ha registrato un po' di insicurezza. Questo non vuol dire che il calciatore non è pronto, ma ha bisogno di tempo. Come Tiago Gabriel che è arrivato a gennaio scorso, ha fatto sei mesi al fianco di Gaspar e Baschirotto, e ve lo dico già adesso: un club di Premier e uno di Bundesliga hanno chiesto informazioni al Lecce. Ne sentiremo parlare. 

Sala stesso discorso: deve aspettare ed imparare i meccanismi del calcio italiano. Di Francesco non vuole bruciarli, e con Berisha e Tiago Gabriel alle spalle hanno il tempo per crescere. 

tiago gabriel

Su Camarda

C'è voglia di proteggerlo ma anche di rimanere con i piedi per terra. Parliamo di un ragazzo di 17 anni e deve fare un percorso di crescita graduale. Non può essere buttato nella mischia se non ha alle spalle un bagaglio di minutaggi e lotte all'interno dell'area di rigore. 

Il calcio è bello perché è strano: non fosse stato per quel gol noi giornalisti staremmo parlando una prestazione sotto la sufficienza. Poi l'estro e la voglia del 17enne gli hanno fatto trovare quel gol. Ma ci vuole tanta, tanta, tanta pazienza. Il ragazzo è giovane e non va bruciato né messo alla gogna mediatica se qualcosa non gira. Bisogna maneggiarlo con cura.

Su Stulic

Stulic è totalmente diverso da Krstovic e fa della forza fisica la sua arma principale. A lui piace giocare di sponda e favorire i compagni di reparto con assist. Krstovic prendeva palla e tirava senza guardare in faccia a nessuno, Stulic è un po' più altruista. E' un gran lavoratore, un operaio. Non è un fenomeno, come ha detto Corvino. Credo che basti un gol per farlo sbloccare. E' nel giro della nazionale serba, quindi avrà degli ottimi suggeritori su come approcciare a questa Serie A.

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