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Saverio Sticchi Damiani, Corrado Liguori e Alessandro Adamo hanno presentato Pantaleo Corvino come nuovo Responsabile dell'Area Tecnica dell'U.S. Lecce. Di seguito le dichiarazioni dei componenti della società giallorossa a margine della presentazione alla stampa del dirigente salentino. STICCHI DAMIANI: Per me è una giornata particolarmente emozionante, in una settimana siamo passati da una retrocessione dolorosa ad una ripartenza con un segnale forte, con la volontà di aprire un nuovo ciclo. Questo è un segnale fortissimo che questa società vuole dare. Morivo per cui abbiamo fatto tutto velocemente, ci voleva subito una scossa che ci desse l’energia di ripartire più forte di prima. Oggi presentiamo un ritorno che ha del clamoroso, rispetto ad una società che milita in serie B. La possibilità di essere riusciti a convincere una figura come Pantaleo Corvino rappresenta qualcosa di straordinario. In una riunione tra soci tenutasi alcuni giorni prima della fine del campionato abbiamo deciso di aprire un ciclo con caratteristiche differenti. Gli ultimi quattro anni sono stati intensi, durante questi anni abbiamo inseguito soprattutto in C il risultato sportivo, spesso tralasciando ragionamenti di prospettiva e tralasciando spesso l’obiettivo di patrimonializzare il club con giocatori giovani. Questo quadriennio è stato meraviglioso, abbiamo raggiunto due promozioni e abbiamo sfiorato una salvezza in serie A che ci è sfuggita all’ultima giornata e che avremmo potuto raggiungere. Ringrazio Meluso per il lavoro straordinario svolto in questi anni, ha incarnato perfettamente i valori della società. Si è vinto tutti insieme e si è perso tutti insieme e la responsabilità della retrocessione sono di tutti. La nostra idea però è di cambiare completamente progetto tecnico. Per fare questo abbiamo cercato la migliore figura in Italia per rivestire il ruolo di responsabile dell’area tecnica. Una figura irraggiungibile, se non ci fosse stata una componente legata al cuore. Convincere Corvino a venire in B mentre parlava con interlocutori ben più importanti rispetto a noi è stato possibile toccando corde che appartengono solo a chi è figlio di questo territorio. In questi anni con lui mi sono sempre confrontato e consultato, lui stesso ci ha suggerito persone che hanno fatto un ottimo lavoro, prima Trinchera e poi Meluso. Ogni volta che gli ho chiesto consiglio gli dicevo che prima o poi sarebbe toccato a lui direttamente tornare a casa. Inizia quindi un nuovo progetto. È un progetto volto a patrimonializzare il club, renderlo ancora più solido. C’è la necessità di rafforzare il patrimonio tecnico partendo dai giovani. In questi anni abbiamo sacrificato il budget per il settore giovanile, in questo nuovo ciclo la ripartizione del budget sarà differente. Continueremo a lavorare con raziocinio dal punto di vista economico. Non vogliamo dare messaggi sbagliati, il primo obiettivo fondamentale è rendere più ricco e solido questo club attraverso il patrimonio sportivo. Per questo abbiamo instaurato un rapporto triennale, periodo minimo per mettere in piedi questo progetto. Questo non vuol dire che il club non sarà ambizioso. Non poniamo limiti ai sogni, in questi anni abbiamo dimostrato che quando c’è stata l’opportunità di cogliere un’occasione inaspettata l’abbiamo sempre fatto. Se gli eventi dicono che possiamo bruciare le tappe le bruceremo, altrimenti l’obiettivo sarà creare un progetto a lungo termine. Quella di Pantaleo Corvino è una figura sovradimensionata rispetto alla nostra società. Vedendo i suoi numeri ho pensato che abbiamo portato a casa un cavallo di razza, una persona che è partita dalla terza categoria e che è arrivata alla serie B vincendo tutti i campionati. Ha vinto tre campionati di B sui tre disputati. Questo non deve diventare un assillo però. Ha fatto 50 partite tra Champions ed Europa League, ha vinto 13 titoli italiani a livello giovanile. Questi ultimi numeri sul settore giovanile soprattutto sono importanti, è un aspetto sul quale vogliamo lavorare, Delvecchio resterà con noi e avrà la possibilità di crescere al fianco della figura di Corvino. Ho già potuto toccare con mano che il direttore ha voglia e determinazione, non l’ho mai visto così motivato”. LIGUORI: "Sono particolarmente emozionato, ho accanto una persona che ha rappresentato tutto per il Lecce. Avere accanto colui che ha portato gente come Chevanton e Vucinic mi emoziona. Da tifoso, ancor prima che dirigente, ammetto che la retrocessione è stata una botta importante. Oggi però sono sereno, presentiamo l’acquisto più importante della nostra gestione. È un fuoriclasse, una persona che ha dato e darà l’anima per il Lecce calcio. Quando si convince un personaggio di questo livello è evidente che c’è dietro un progetto importante. Scriveremo pagine ancora più importanti rispetto al passato. Noi siamo una società sui generis, difficile da governare e gestire. Ringrazio il presidente, mantenere l’equilibrio con tante teste pensanti non è facile". ADAMO: "Oggi è una giornata nella quale Corvino abbraccia il Lecce e il Lecce abbraccia lui. La scorsa settimana è stata amarissima, ma Pantaleo Corvino mi ha trasmesso un forte senso di ottimismo. È un uomo che non ha bisogno di presentazioni. Ho apprezzato l’uomo e la sensibilità e l’attaccamento alla maglia. La retrocessione è stata difficile da accettare ma nell’ottica di rilancio del club serve anche a consolidare il club. La nomina di Corvino rappresenta un vantaggio di cui non possiamo far perdere i benefici. Ringrazio anche il d.s. Meluso, abbiamo apprezzato l’uomo e la sua personalità, gli auguriamo le migliori fortune".
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