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di Andrea de Desio

Sabato ero allo stadio, sono un poliziotto che ha lavorato in borghese. Sono un tifosissimo del mio LECCE, è da 15 anni che sino fuori il Salento ma appena posso vengo a vedere tutte le trasferte del nord Italia e non solo. Sabato dopo la partita mi sono fermato vicino al vostro pullman per vedervi da vicino e perché no, riuscire a farmi una foto con i miei Campioni. Con qualcuno sono riuscito a farla, anche con il nostro grande Presidente. Tu eri in disparte, da solo, seduto in un angolino, con lo sguardo triste e la testa bassa, nessuno era come te. Ho pensato, lui è il capitano, da tanti anni con la nostra maglia, ha sudato tante e tante battaglie, forse sarà molto più deluso degli altri, l'ha sentita di più questa sconfitta. Ti ho visto così e non ho avuto il coraggio di venire a chiederti una foto, sarebbe stata la foto con il mio capitano, quella più importante, ma non ci sono riuscito. Invece tu stavi già pensando a come dire tutto il tuo malessere ai tuoi compagni, ai tuoi tifosi, volevi liberarti da questo segreto come se ti volessi liberare da questo male che hai dentro di te. Forza capitano, vincerai anche questa di battaglia. Con la speranza di vederti felice come una volta per poi farmi una fantastica foto con te.. Ci conto, me lo devi promettere.. In bocca al lupo MIO CAPITANO.... 

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