Il
Venezia di
Paolo Zanetti è probabilmente la vera sorpresa di questo inizio di campionato. I lagunari, infatti, sono a soli
3 punti dalla vetta della classifica, occupata dalla
Salernitana, e ne hanno già conquistato 17, frutto di
5 vittorie, 2 pareggi e 2 sole sconfitte, contro
Frosinone e
Reggiana.
La formazione veneta ha battuto l’
Ascoli in rimonta nell’ultimo turno di campionato ed è stata l’unica a sconfiggere l’
Empoli di Dionisi, giocando una partita di grande intensità e qualità.
In porta nel Venezia troviamo
Lezzerini, estremo difensore classe ’95 cresciuto nel vivaio della
Fiorentina e con già tanta esperienza in cadetteria.
Nel reparto difensivo Zanetti predilige schierare due terzini di spinta, come
Mazzocchi, Felicioli, Ferrarini o l’esperto
Molinaro, mentre al centro a fare la differenza sono stazza e centimetri.
Modolo, Cremonesi, Ceccaroni e Marino, vecchia conoscenza del calcio leccese, rappresentano tre centrali fisici, ma non troppo rapidi.
A centrocampo l’ex allenatore dell’Ascoli punta sulle qualità di interdizione di
Vacca e Fiordilino, mentre il compito di creare il gioco è affidato a
Taugourdeau, Maleh o Karlsson, tutti e tre giocatori in grado di verticalizzare con rapidità e capovolgere il fronte.
Alle spalle del tandem offensivo
Forte-Capello, ha licenza di agire
Aramu, un talento mai del tutto sbocciato, ma con doti tecniche fuori dal comune, soprattutto in Serie B.
Corini, in conferenza stampa, ha anche ribadito spesso che, in sede di mercato, uno dei giocatori che avrebbe voluto prendere sarebbe stato
Francesco Forte, terminale offensivo con uno spiccato senso del gol, che lo scorso anno ha siglato
17 gol con la maglia della Juve Stabia e quest'anno è già
a quota 6.
Il Lecce, quindi, dovrà fare molta attenzione al prossimo avversario, una squadra in salute che gioca un calcio propositivo.
Il Venezia non verrà a Lecce per fare le barricate ma, al contrario, per giocare la sua partita e provare a portare via l’intera posta in palio.
