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Il presidente Saverio Sticchi Damiani ha parlato in conferenza stampa al termine di Monza-Lecce. Di seguito le sue dichiarazioni. 

Ai microfoni di DAZN: “Parlo io perché il tema centrale di questa partita, che il Lecce ha strameritato di vincere, riguarda due episodi con due falli di mani evidenti. Dove è necessario l'aiuto del var il dar non può sbagliare. Due anni fa siamo retrocessi per errori clamorosi al var. Noi chiediamo ai tesserati comportamenti di massima educazione con gli arbitri, ma pretendiamo il rispetto. Da questa sfida lo spettacolo non ne esce bene. Non sappiamo neanche cosa dire ai nostri tifosi. Sul primo episodio Molina va a cercare il pallone con la mano, già questo rende l'episodio chiarissimo, chi è al var non può non accorgersene. Per noi è un danno grave, una partita stradominata che non abbiamo potuto vincere per questi due episodi. Il secondo rigore è inspiegabile ancor più del primo. Ogni partita cerco di giustificare l'operato di chi decide, oggi però mi sento in imbarazzo davanti a certi episodi. A fine partita ho voluto tenere in disparte i giocatori per evitare ulteriori danni. Io ci credo in questa salvezza, ci crediamo tutti. Abbiamo bisogno del sostegno dell'ambiente che non ci fa mai mancare l'appoggio. Questa squadra può davvero dire la sua nella lotta per la salvezza”. 

In sala stampa: “Evitiamo che tesserati vengano in sala stampa per trattare temi che è giusto tratti la società. Oggi parlo io perché a fronte di una prestazione importante purtroppo commentiamo un pareggio figlio di due decisioni arbitrali inspiegabili. Ci sono due rigori lampanti che inspiegabilmente l'arbitro Pairetto non ha visto e ancor più inspiegabilmente il var non ha aiutato a vedere. Io rappresento un club che ha una sua storia e una sua dignità, con una delle tifoserie più importanti d'Italia. Quando un arbitro sbaglia cerco sempre di giustificarlo, cercando le ragioni. Oggi non riesco a farlo, non trovo un'interpretazione che consenta di giustificare quello che abbiamo visto tutti”

“Noi le sedi calcistiche le abbiamo sempre frequentate nei modi consentiti dai regolamenti, partecipando a riunioni e meeting, tutto ciò che Rocchi ha voluto creare per contribuire a una collaborazione in cui crediamo tantissimo. Oggi non sono in grado di trovare un appiglio regolamentare per giustificare quello che abbiamo visto oggi. A me non piace la cultura della ricerca della responsabilità altrui, oggi però non trovo spiegazione rispetto a ciò che ho visto e a ciò che ci viene spiegato nei corsi. Non si tratta di un episodio, si tratta di due episodi, entrambi chiarissimi. Noi continueremo come sempre, con i nostri comportamenti, qui la classe arbitrale è sempre stata rispettata. Ogni tanto però dobbiamo dire anche noi che il Lecce va rispettato. Noi vogliamo giocarci questa salvezza con tutte le nostre forze, sperando di avere un trattamento uguale a quello di tutti gli altri”. 

“Oggi la squadra ha dato un messaggio importante, contro un Monza super attrezzato. Qualcuno utilizza la classifica per dire che è una partita fra squadre di pari livello, ma non è così. Il Monza ha fatto un altro tipo di investimenti rispetto a noi, e noi abbiamo strameritato di vincere, dando un segnale fortissimo al campionato. Abbiamo tutto per poterci salvare. Più di qualsiasi altra volta ho avuto la sensazione che questa squadra in continua crescita ha tutto per salvarsi. Se la gente è con noi e ci dà una mano, come sta già facendo, possiamo raggiungere un risultato pazzesco contro tutto e tutti”.

“Oggi il campo ha detto che questa squadra ha fatto un gol e ha prodotto 4/5 palle gol clamorose. Il Monza ha segnato su una punizione, peraltro abbastanza generosa. Il campo ha detto che oggi doveva essere una vittoria netta. Quest'anno come si è capito oggi siamo abbastanza soli, ma nell'essere soli possiamo essere ancora più forti". 

“Il pubblico alla fine del primo tempo ha voluto spingere e incoraggiare e nella ripresa ha tifato come sempre, la squadra ne ha beneficiato. Abbiamo fatto un vero e proprio assalto al Monza, in un momento in cui avevamo tanti giocatori nati dopo il 2000. Una squadra così giovane può solo crescere di partita in partita, a fine campionato vedrete”. 

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