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Continuano a far discutere le decisioni arbitrali avvenute nello scorso weekend di serie A e successivamente approfondite su DAZN durante OPEN VAR, trasmissione nella quale ha rappresentato l'AIA Dino Tommasi. Nello specifico, quest'ultimo ha difeso a spada tratta l'operato di Massimi in Milan-Lecce e di Orsato in Frosinone-Bologna, ritenendo fattispecie diverse gli interventi a gamba alta di Krstovic e Saelemaekers. 

Il Quotidiano Libero, nella sua edizione odierna, attraverso un articolo a firma di Gabriele Galluccio ha attaccato duramente l'operato dell'AIA:

Va a finire che rendere pubblici gli audio è stato un autogol, si stava meglio nell’ignoranza. Non resta che rassegnarci al fatto che il calcio italiano è in mano a una sorta di “cricca” che si sente indispensabile e per la quale non vale la logica del “chi sbaglia paga”…

VAR

Assodato che in generale gli arbitri sono “scarsi”, ora emerge che dietro a molti abbagli si nasconde l’intenzione di chi è in sala Var di compiacere – o non dispiacere – il collega di turno in campo.

Focus, poi, sull'ultima puntata di OPEN VAR:

Nella puntata di Open Var andata in onda domenica sera su Dazn si intuisce che gli arbitri sono disposti a tutto pur di difendersi e non gli importa di fare la figura degli scemi del villaggio. A Dazn il delegato dell’Aia, Dino Tommasi, ci ha deliziato con le supercazzole: quel che cavolo vogliono fanno gli arbitri e hanno sempre ragione, siamo noi stupidi che riteniamo i casi di Krstovic e Saelemaekers uguali ma dagli esiti ingiustamente differenti.

E sugli audio di Milan-Lecce in occasione dell'espulsione di Krstovic:

Gli audio che sono quasi surreali: in sala Var pensano che Massimi abbia dato il giallo e spiegano perché ha ragione; poi si accorgono che l’arbitro ha estratto il rosso e… va bene lo stesso.

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