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Il tecnico Fabio Liverani ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Lecce-Atalanta. Di seguito le dichiarazioni del tecnico giallorosso. PARTITE RINVIATE - "Credo che come al solito in Italia si prendano decisioni a vantaggio di chi vuole decidere i propri tempi. Vengono prese decisioni senza senso e senza logica. Da qui al 24 maggio porta tutte le persone a vedere il lato oscuro del calcio. Questo campionato è stupendo, ha lotte stupende come scudetto, salvezza ed Europa. Una soluzione del genere va solo ad interesse di alcune società". LO STATO DI FORMA DELLA SQUADRA - "La squadra sa qual è il suo percorso. Nel dna questa squadra c'è la voglia di rimanere aggrappata alla categoria e lo faremo, vedo l'entusiasmo era voglia di allenarsi. Noi ragioniamo sulla totalità del campionato e vogliamo giocarci al massimo le nostre possibilità. Giochiamo partita per partita cercando di fare il massimo". LA FORMAZIONE - "Gabriel può rientrare, per il resto ho altri dubbi. Li risolverò cercando di capire come scenderà in campo l'Atalanta. A prescindere dai moduli deve cambiare l'atteggiamento rispetto alla partita di Roma. Dobbiamo avere aggressività, sarà una partita fatta di duelli, se ne perdiamo troppi diventa difficile portare a casa il risultato. Barak trequartista può giocare, dovremo poi essere più bravi con gli altri centrocampisti a cercare le linee di passaggio. Il suo ruolo è da mezzala, però può essere anche riproposto trequartista. Il modulo? La difesa a tre è una idea, ma è importante che cambi l'atteggiamento al di là del modulo". L'ATALANTA - "Difficile trovare un punto debole, però anche loro hanno perso partite impensabili. Per costruzione di rosa credo che sia una squadra con pochi punti deboli. Per creare problemi bisogna avere intensità e vincere qualche uno contro uno. L'Atalanta può tranquillamente sopperire a uno/due infortuni. E' una squadra duttile, ad oggi sembra che manchi solo Toloi ma hanno le alternative valide per sopperire. La presenza dei tifosi di Bergamo? Non riesco a trovare linearità nelle decisioni, le decisioni vanno un po' come va il vento, per me questa è una cosa inconcepibile quindi mi astengo dal dare valutazioni. Per come sono stato abituato io le regole devono essere uguali per tutti".
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