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Marco Mancosu ha parlato in conferenza stampa. Di seguito le sue dichiarazioni. IL MILAN Il Milan ha avuto più tempo per assimilare le idee del nuovo tecnico durante la sosta. Mi dispiace per Giampaolo, è stato l'allenatore del mio esordio in serie A e avrei voluto rincontrarlo. Il cambio in panchina può dare una scintilla a livello motivazionale, noi dobbiamo essere bravi a non farla accendere. Il Milan ha tanti campioni, a me piace molto Bonaventura, fa entrambe le fasi e va spesso in gol, è un centrocampista moderno. Siamo molto carichi per questa sfida. Molti di noi non hanno mai giocato a San Siro ad eccezione della prima giornata con l'Inter. Quello che non deve mai mancare è la prestazione, al di là del risultato la prestazione ti dà consapevolezza. Spero che sia contro Milan che contro la Juventus ci sia la prestazione, in questo modo potrà arrivare anche qualche punto. LA SOSTA La settimana scorsa abbiamo lavorato tanto, molto intensamente soprattutto dal punto di vista fisico, abbiamo svolto un lavoro quasi da ritiro. Io purtroppo non sono ancora al 100%, non pensavo che sarebbe stata così dura rimettersi al passo coi compagni. In carriera non avevo mai saltato il ritiro, mi è successo per la prima volta quest'anno. E' brutto quando chiedi qualcosa al tuo corpo e il corpo non ti asseconda, ma piano piano sto rientrando in forma. Molti nuovi compagni vengono da un calcio diverso, il tempo può soltanto aiutarli a migliorare e a prendere in considerazione elementi e situazioni che prima non consideravano. L'IDEA DI GIOCO Noi cerchiamo di proporre il nostro calcio anche contro le big, spesso ci rimproverano che forse sarebbe meglio fare un calcio più difensivo, ma questa idea non mi trova d'accordo. Noi abbiamo una identità precisa che prima o poi verrà fuori. Anche l'anno scorso siamo andati in crescendo e nella metà del girone di ritorno siamo diventati una vera squadra. La crescita passa anche da alcune batoste, bisogna avere equilibrio e consapevolezza. Penso all'ultima partita con l'Atalanta, fra noi e loro c'era un abisso e i valori in campo si sono visti. In questo campionato mi rimprovero solo la partita con il Verona dove abbiamo giocato veramente male. Contro l'Atalanta potevamo sicuramente fare di più, ma loro erano davvero bravi. La nostra idea è sempre quella di di scendere in campo per imporre il nostro calcio. Poi chiaramente ci sono momenti della partita in cui ti abbassi e devi soffrire. Lì dobbiamo essere bravi a tenere botta e a ripartire. Il mister ci dice che dobbiamo essere bravi a leggere i momenti delle partite e portarli dalla nostra parte. LA CLASSIFICA I risultati sono in linea con quelli delle altre squadre in lotta per la salvezza, al di là del disfattismo che può esserci dopo le sconfitte. A me basta solo avere tre squadre dietro di noi a fine anno, del resto non mi importa niente. Questa è la serie A più difficile degli ultimi tempi, noi siamo in linea con le aspettative. Dobbiamo continuare a lavorare e sono sicuro che alla fine i risultati arriveranno. I GOL Io capocannoniere della squadra? In realtà la sto vivendo male, se fossero serviti per avere qualche punto in più sarei più contento. Vedere la squadra nei bassifondi mi dispiace perché la classifica non ripaga gli sforzi. Non ci bado molto alla classifica marcatori, i gol li faccio e li metto da parte.
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