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Il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani ha parlato di vari temi a Radio Serie A con RDS. Ecco di seguito le sue dichiarazioni riportate da Calciomercato.com: 

Il periodo 

La pausa è stata vitale, lo scorso weekend l'ho vissuto in maniera normale, avevo bisogno di normalità per 48 ore. Ora siamo concentrati per la sfida contro la Roma. Non è un momento banale, ma anzi viviamo una fase cruciale della stagione. Veniamo da un cambio di allenatore improvviso e inaspettato, con qualche giorno di travaglio. A poche ore dalla sfida di Salerno che rappresentava un'insidia, avevamo tutto da perdere, loro si giocavano una delle ultime chance salvezza ed erano in ritiro da diversi giorni. Lo avevo detto al mister: era potenzialmente la peggior partita possibile per iniziare un nuovo percorso, ma abbiamo fatto il massimo, con sacrificio. La partita è stata molto difficile ma siamo riusciti a portare a casa una vittoria complicatissima. 3 punti che valgono tantissimo per la classifica. 

Roberto D'Aversa

L’esonero di D’Aversa

Il suo esonero mi è dispiaciuto molto sul piano personale e umano, è stato un distacco che è dispiaciuto a tutti. Sono black out che possono capitare a chiunque quando sei sotto pressone anche psicologica, a me per primo.  Poi si reagisce, a volte in modo sbagliato e la conseguenza era inevitabile. Per un club però episodi del genere impongono delle scelte quasi obbligate. Questa però non rappresenta assolutamente un giudizio sull'uomo. Sono sicuro che Roberto in futuro riproporrà quanto ha fatto di buono a Lecce, specie a inizio stagione. Nell'ultimo periodo la squadra era invece in calo. E' stato un piccolo shock per lo spogliatoio, ma la circostanza accidentale potrebbe però essere stata quella scintilla utile, da qui a fine stagione.

L’arrivo di Gotti

L'idea è stata condivisa fin dalla sua genesi con Pantaleo Corvino. Con lui ci siamo visti la mattina dopo una notte di riflessione, penso insonne per entrambi, proponendo lo stesso profilo. Il passaggio successivo è stato semplice. Gotti mi aveva colpito nelle use interviste sempre equilibrate, sobrie e profonde, è entrato in punta di piedi con garbo e rispetto, ma con grande personalità ed intelligenza per incidere con scelte coraggiose che hanno infuso coraggio nei ragazzi. In caso di salvezza, da clausola, verrà riconfermato. Sarebbe bello poter continuare insieme questo percorso. 

Alla ricerca della sostenibilità 

Noi cerchiamo di proporre un modello. La sfida per un club del sud è anche quello di riuscire a trovare partner commerciali con numeri che siano paragonabili ai grandi sponsor della serie A. E' complicato per le società che hanno fatto il nostro stesso percorso. Noi non abbiamo subito goduto di centri sportivi all'avanguardia, ma la differenza dovevamo farla con i valori del territorio e del lavoro, la cultura dell'appartenere a questo lembo di terra del profondo sud. Valori importanti e sostenibili. Non è vero che il calcio debba necessariamente essere indebitato, o che per raggiungere risultati sportivi si debba andare oltre le proprie possibilità. La nostra ricetta è non disperdere risorse per costi inutili ma allocarle su progetti primari e virtuosi, spingere sulle strutture e sui giovani da prendere a titolo definitivo, nella speranza che possano diventare un patrimonio per la società, cercando di sbagliare il meno possibile. E in questo Corvino è stato esemplare in negli anni. Di solito le piccole società utilizzano la formula del prestito per acquistare il talento, mentre noi abbiamo investito sull'acquisizione del cartellino di giovani calciatori per poter rifinanziare il club e farlo crescere sempre di più. 

La crescita della Primavera 

Siamo orgogliosi dell'ultimo nostro scudetto, anche perché da quella squadra abbiamo portato diversi elementi come Dorgu e Gonzalez, stabilmente in Prima Squadra. Altri faranno parlare di loro. E' la via verso la sostenibilità, noi non abbiamo alcun debito con istituti bancari e questo è un vanto in un calcio in cui ci si affanna a destra e sinistra prestiti o finanziamenti del momento. 

Essere tifosi del Lecce

Le immagini non mentono, in questo siamo un po' anacronistici rispetto al calcio dei grandi fondi stranieri. Noi siamo tutti soci tifosi di Lecce e del Lecce. Farò il presidente fino a quando ne avrò forza, ma certamente non lo farò per nessun altra squadra. Si soffre sempre durante la partita, ma nei big match siccome so che è difficile o quasi impossibile, ho minori aspettative anche se spero sempre in un risultati positivi. Ora però avremo tanti scontri diretti e perciò credo che le immagini mi inchioderanno (ride, ndr).

Pantaleo Corvino

Pantaleo Corvino 

Abbiamo un rapporto speciale, son stato io a volere fortemente il suo ritorno a Lecce. Lo conosco da anni, anche se non ci avevo mai lavorato insieme. Quando glielo chiesi, veniva da un capitolo chiuso in modo un po' burrascoso con la Fiorentina e percepivo questa sua voglia di tornare nella sua terra. In questi quattro anni abbiamo sempre costruito e aggiunto, lui con Trinchera ha fatto uno sforzo enorme si è fatto carico di tutta l'area tecnica, sia prima squadra che Primavera. Sta svolgendo tutto molto bene e per voglia e determinazione sembra quasi sia ai suoi primi giorni, arriva sempre per primo e mette l'anima in ogni sua mossa. Lui è un professionista instancabile ed il suo entusiasmo misto alle sue competenze rappresenta per noi un mix importante. 

Le strutture per crescere 

Sulle strutture abbiamo due progetti importanti: vogliamo profondamente ristrutturare il Via del Mare, sfruttando anche l'intervento dei Giochi del Mediterraneo. Vorremmo coprire tutto l'impianto per i nostri tifosi. Poi stiamo anche acquistando le aree per il nostro nuovo centro sportivo con sei campi, per gli allenamenti della Prima Squadra e di gran parte del settore giovanile. Non porterà profitto al club, ma alzerà il livello dì allenamenti e competitività.

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