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Wladimiro Falcone, lo scorso marzo nel giro della Nazionale italiana, è la bestia nera della Roma e lo stesso José Mourinho lo ha ammesso, facendogli i complimenti. Come rivelato dalla collega Martina Stella di Radio Romanista durante la nostra trasmissione pomeridiana, nella capitale si parla tanto dell'ex portiere della Samp.

“Falcone piace: le parole di Mourinho non arrivano a caso”

Mou

"A Roma si pensa tanto a Falcone. Rui Patricio è un ottimo portiere ma il suo contratto è in scadenza il prossimo giugno. Si dovrà ragionare su cosa la Roma vorrà fare. Come secondo portiere c'è il giovane Svilar che sta trovando un po' di spazio e continuità nella fase a gironi dell'Europa League, ne è uscito molto bene contro lo Slavia Praga e sta meritando fiducia. 

È un portiere che piace tanto e le parole di José Mourinho non arrivano a caso. Bisognerà capire cosa la Roma farà, dato che sia Mourinho sia Rui Patricio hanno il contratto in scadenza. È un portiere che mi piace tanto".

Falcone tra soddisfazione e rabbia 

Dopo la partita Falcone si è presentato in conferenza stampa ed ha parlato così, dicendosi felice per aver parato il calcio di rigore ma sicuramente poco soddisfatto per l’epilogo della partita:

“È un onore per me essere il primo portiere della serie A a parare un rigore come Lukaku, qui nella città in cui sono nato. Lo avevo studiato, con lui devi scegliere un angolo; veniva da tanti rigori segnati, sono andato d'istinto e l'ho parato”.

Falcone studia i suoi avversari ed ha questi numeri favorevoli sui calci di rigore anche grazie alla continua preparazione che c’è dietro. Di certo, poi, è indispensabile anche possedere la componente intuito, una caratteristica innata in portieri che arrivano a calcare palcoscenici importanti. Le sue prestazioni sicuramente non stanno passando inosservate e già ieri da Roma erano piovuti complimenti:

“L'ambizione è quella di giocare nei top club, non ho mai negato di essere tifoso della Roma e giocare nella Roma sarebbe un sogno. Non si sa mai, se un giorno dovesse esserci l'occasione mi farò trovare pronto ma ora la mia testa è a Lecce e penso solo ad aiutare la squadra a raggiungere il nostro obiettivo. A fine partita mi hanno detto che mi cercava Mourinho, mi ha detto che gli avevo rotto le scatole, perché era la terza volta che giocavo contro di lui a Roma e gli paravo di tutto. Mi ha fatto piacere ricevere questi complimenti da un grande allenatore come lui".

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