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Se Atene piange, Sparta non ride. Si potrebbe sintetizzare così la situazione di Lecce e Bari, le due squadre pugliesi che militano nei piani più alti del calcio professionistico. Entrambe le compagini, infatti, sono alle prese con una stagione piuttosto difficoltosa in termini di gioco e soprattutto di risultati, tanto che non risultano più, come accadeva a inizio stagione, favoriti nei pronostici degli esperti per le prossime giornate di campionato.

Lecce, Gotti guida lo sprint salvezza

Dopo l’addio dell’artefice della salvezza della scorsa stagione Marco Baroni, passato nel frattempo ad allenare l’Hellas Verona, il Lecce ha iniziato il campionato di Serie A 2023-2024 affidandosi a Roberto D’Aversa. Il girone d’andata è stato tutto sommato positivo e i salentini hanno raccolto 21 punti nelle prime 19 giornate, prendendosi anche la soddisfazione di battere squadre più quotate come la Lazio e di strappare pareggi importanti come quelli con Fiorentina e Milan. Nel girone di ritorno, ad ogni modo, sono iniziate le difficoltà, con il Lecce che - tolta la vittoria in casa con la Fiorentina - è andato al tappeto consecutivamente contro Lazio, Juventus, Genoa, Bologna, Torino e Inter. Dopo aver pareggiato sul campo del Frosinone, si è arrivati allo scontro salvezza col Verona, perso di misura. Una partita nervosa al termine della quale D'Aversa è stato protagonista in negativo rifilando una testata a Thomas Henry, centravanti francese degli scaligeri. Il gesto è costato la panchina al tecnico nato a Stoccarda, che era già traballante per via dei risultati. Come successore di D'Aversa, il presidente dei giallorossi Saverio Sticchi-Damiani e il direttore sportivo Pantaleo Corvino, hanno puntato su Luca Gotti, tecnico che ha guidato Udinese e Spezia, debuttando con una vittoria in trasferta con la Salernitana, seguito da un pari in casa con la Roma e un netto ko a San Siro contro il Milan. In quattro delle sette partite che mancano da qui alla fine della stagione, il Lecce sarà impegnato in scontri diretti per mantenere la categoria contro Sassuolo, Cagliari e Udinese. Sarà in queste partite che Gotti e i suoi dovranno cercare il definitivo scatto salvezza, cercando di incrementare il proprio vantaggio sulla zona retrocessione che ora è di soli due punti.

Bari, i playoff sono un miraggio: conta solo salvarsi

La promozione in Serie A sfumata al 120” dal triplice fischio della finale play-off di B 2022-2023 persa in casa contro il Cagliari, è stato un colpo durissimo per il Bari. Il club biancorosso in estate ha perso alcune pedine che erano state fondamentali per disputare una stagione regolare chiusa al terzo posto in classifica: partiti Caprile, Cheddira, Folorunsho e Benedetti, senza contare altri nomi importanti come quelli di Antenucci e Botta, il ds Ciro Polito non è riuscito a trovare dei sostituti all’altezza pur sostenendo di aver costruito un Bari “più forte della scorsa stagione”. I Galletti sono incappati in un inizio di stagione al di sotto delle aspettative, arrivando così all’esonero di Michele Mignani dopo sole nove giornate. Non è andata meglio al suo sostituto Pasquale Marino, a sua volta esonerato, e non sta andando bene neanche a Giuseppe Iachini, che era arrivato nel capoluogo pugliese convinto di poter agganciare la zona playoff, e che invece deve esclusivamente pensare a portare in salvo i biancorossi. Sì, perché la classifica dice che l’ottavo posto (ultimo piazzamento valido per i playoff) dista 9 punti a sei giornate dal termine della regular season, mentre il vantaggio sulla zona playout si è di fatto dissolto. In aggiunta, il calendario non aiuta riservando al Bari scontri proibitivi come quelli con squadre d’alta classifica come il Parma, compagini in lotta per accedere ai playoff al calibro di Pisa, Cittadella e Brescia, e altre invece che devono salvarsi come il Cosenza. La tifoseria è in piena contestazione con i De Laurentiis, proprietari del club, accusati di tarpare le ali alla squadra in virtù della questione multiproprietà. In attesa di una svolta a livello societario, l’unico obiettivo ora è scongiurare una retrocessione in C che sarebbe un autentico disastro.

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