Sinner, i 10.000 punti ed il futuro della classifica ATP
Gli scenari per il numero uno italiano sono rosei e potrebbero non essere più in discussione almeno fino agli Australian Open del 2025
La barriera dei 10 mila punti è stata finalmente superata da Jannik Sinner, che ha raggiunto un altro traguardo storico per il tennis italiano con la finale conquistata agli US Open, diventando il primo italiano nella storia a riuscirci. Questo risultato gli ha permesso di entrare nell'esclusivo gruppo di otto tennisti che, dal 2009, anno in cui è stata introdotta la riforma del ranking ATP, sono riusciti a superare la soglia dei 10 mila punti.
La corsa per il numero 1: i dettagli
Con la vittoria in semifinale a New York contro Jack Draper, Sinner ha aggiunto altri 500 punti al suo già cospicuo bottino in classifica, aumentando il distacco dai suoi diretti avversari. Ora, il 23enne di Sesto ha quasi 3500 punti di vantaggio sul tedesco Alexander Zverev e 3790 punti sullo spagnolo Carlos Alcaraz.
Con questi numeri, Sinner è quasi certo di partecipare alle Nitto ATP Finals come numero 1. La certezza matematica arriverebbe in caso di vittoria nella finale degli US Open a Flushing Meadows. Tuttavia, anche senza vincere il titolo, Sinner si trova in una posizione di forza.
Il futuro nel ranking
Jannik perderà 1090 punti tra i tornei di Pechino, Shanghai, Vienna e Parigi-Bercy, ma il suo punteggio virtuale rimane comunque a quota 9300, senza considerare i punti che potrebbe ancora guadagnare in questi eventi. Zverev, dal canto suo, potrebbe arrivare a un massimo di 9435 punti, ma solo se riuscisse a vincere Pechino, Shanghai, uno tra i 500 di Vienna o Basilea e anche il torneo di Bercy. Uno scenario, dunque, piuttosto improbabile.
Anche Carlos Alcaraz sembra fuori dai giochi per il primato: con un massimo di 9375 punti raggiungibili, lo spagnolo non dovrebbe rappresentare una minaccia concreta per Sinner.
In sintesi, se l'altoatesino riuscisse a raccogliere anche solo 135 punti nei tornei tra Asia ed Europa, il suo primo posto sarebbe assicurato fino a Torino. Una vittoria agli US Open potrebbe chiudere definitivamente ogni discussione fino agli Australian Open del 2025, rendendo altamente improbabili scenari diversi.