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Matteo Di Piazza lo ricordiamo tutti. L’attaccante siciliano ci ha fatto esultare con i suoi gol ed emozionare per le sue esultanze nell'anno della promozione in Serie B con Fabio Liverani in panchina. Negli ultimi giorni, però, si è reso protagonista di un episodio spiacevole insieme al suo Barletta, club biancorosso che sta provando a condurre in Serie C. Di Piazza, infatti, secondo quanto riportato dal comunicato del Giudice Sportivo, avrebbe colpito con un pugno un avversario e uscendo si sarebbe rivolto al direttore di gara con atteggiamento minaccioso. Anche altri giocatori del Barletta sono stati fermati ed alla società comminata una multa dal valore di 1800 euro. Ecco di seguito le decisioni del Giudice Sportivo: 

Per avere propri sostenitori, nel corso del secondo tempo, in due occasioni, puntato un laser negli occhi del Direttore di gara. Dal 40º del secondo tempo, propri tesserati tenevano condotta ostruzionistica ritardando le riprese di gioco. Per indebita presenza sul terreno di gioco al termine della gara, di alcuno persone non autorizzate ne identificate ma chiaramente riconducibili alla società che tentavano di entrare a contatto con i calciatori della squadra avversaria senza riuscirvi per il pronto intervento dei dirigenti locali e della sicurezza.

Inoltre, mentre la Terna Arbitrale faceva rientro negli spogliatoi, persona non identificata ma chiaramente riconducibile alla società, rivolgeva espressioni irriguardose all’indirizzo del Direttore di gara. Sanzione così determinata in considerazione del fattivo comportamento dei dirigenti locali“.

Il comunicato del giudice sportivo sulla squalifica di Matteo Di Piazza: “SQUALIFICA PER CINQUE GARE EFFETTIVE. Espulso per avere, in reazione e a gioco fermo, colpito con un pugno al volto un calciatore avversario, nell’abbandonare il terreno di gioco si avvicinava al Direttore di gara e con atteggiamento minaccioso gli rivolgeva espressioni offensive“. 

Di Piazza si è scusato sui social ma ora dovrà rimanere fermo per cinque giornate. Lo conosciamo, sappiamo che si sarà già pentito del gesto compiuto e che adesso non vede l’ora di ritornare in campo per esultare sotto la sua curva. 

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