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Nel pomeriggio di ieri la Polizia di Stato è intervenuta in Piazza I° Maggio a Nardò in seguito a una violenta lite in famiglia.

Cos'è successo

L’intervento della Polizia è stato richiesto da un uomo che ha segnalato di essere stato vittima di un’aggressione da parte del figlio, il quale lo avrebbe colpito con calci e pugni e avrebbe poi tentato di colpirlo lanciandogli un coltello, senza tuttavia raggiungerlo.

L’intervento della Polizia

Giunti sul posto, gli agenti hanno individuato l’aggressore, un uomo del posto, già noto alle forze dell’ordine, nascosto nei pressi dell’abitazione dei genitori. Alla vista dei poliziotti, l’uomo, che presentava mani insanguinate per ferite autoinflitte, ha reagito scagliando una grossa pietra contro uno degli operatori, colpendolo a una gamba.

La fuga e il fermo

Nonostante i tentativi di calmarlo, l’uomo ha continuato a opporsi con violenza, dando luogo a una colluttazione che ha provocato lesioni agli agenti. Approfittando della concitazione, è riuscito a fuggire, facendo momentaneamente perdere le proprie tracce.

Poco dopo, grazie all’intervento di una seconda pattuglia, l’uomo è stato rintracciato nelle aree circostanti. Alla vista della volante, ha ripreso a lanciare pietre contro i poliziotti, ma gli agenti, sfruttando un momento di distrazione, sono riusciti a bloccarlo e ammanettarlo.

L’aggressore è stato arrestato e condotto presso il carcere di Borgo San Nicola a Lecce.
I due agenti feriti sono stati accompagnati in ospedale per ricevere le cure necessarie.

Si specifica che i provvedimenti adottati in fase investigativa e /o dibattimentale non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e che le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza.

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