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0 tiri nello specchio della porta. Per l’ennesima volta il Lecce colleziona questo dato, lo impacchetta e lo porta a casa, come regalo ai suoi tifosi.

0 tiri in porta ma, soprattutto, l’amara sensazione, trasformata poi in consapevolezza, che questa squadra potrebbe giocare anche per due giorni di fila, non segnerebbe mai. Il calcio è un gioco complicato e complesso ma ha una regola molto semplice: se non tiri in porta, non fai gol. 

C’è un’involuzione preoccupante. Gli uomini cardine del progetto Lecce, quelli che per intenderci hanno tirato la carretta fino a questo momento, non stanno rendendo più come un tempo ed è visibile a tutti. Anche il mister sembra non avere le idee chiare, con le solite scelte scolastiche che rendono facile la vita alle squadre avversari. Lo stesso modo di giocare, gli stessi cambi, lo stesso atteggiamento remissivo contro tutti. Così di strada se ne fa davvero poca. 

Un momento del genere, a dir la verità, lo abbiamo già vissuto. Era ottobre ed il Lecce palesava le stesse difficoltà di questo periodo. Non aveva perso 5 partite di fila ma aveva un margine inferiore sulla terzultima in classifica e la situazione era altrettanto preoccupante. Quella fase negativa è stata interrotta dall’incornata di Federico Baschirotto nel match contro l’Atalanta, una rete che ha rappresentato una vera e propria scintilla ed ha ridato vita alla truppa di Baroni.

Non sappiamo questa volta cosa potrà accadere. Non abbiamo la bacchetta magica o le soluzioni in tasca per invertire la rotta e ritornare quelli di due mesi fa. A 10 partite dalla fine i processi servono relativamente. Le critiche sono arrivate ed arriveranno, giustificate da un rendimento non all’altezza dei 27 sudati punti che i ragazzi hanno conquistato fino a questo momento.

Venerdì ci sarà un’altra partita, un’altra occasione, forse la partita giusta al momento giusto. Il Napoli è superiore e sarà arrabbiato dopo il 4 a 0 subito in casa dal Milan. Il Lecce, dal canto suo, non avrà nulla da perdere ed ha già dimostrato di potersi esaltare in partite come queste. Non chiediamo la vittoria, sappiamo che questa dipende da mille variabili, eppure vogliamo vedere una formazione combattiva, aggressiva, convinta. Prima di vincere il Lecce deve tornare a lottare, a tirare verso lo specchio della porta avversaria ed a segnare. Del resto, se non tiri, non segni. 

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