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Il campionato si è ormai concluso da più di due settimane. Ci siamo presi del tempo per riflettere, analizzando ciò che è stato lucidamente, con la sbornia post promozione ormai alle spalle. Abbiamo deciso di scrivere un piccolo giudizio su ogni giocatore, esaminando reparto per reparto e cercando di ricordare ogni elemento essenziale e determinante ai fini del successo finale. Il voto sarà solo indicativo perché ogni calciatore presente in rosa, anche chi ha giocato poco e di meno rispetto agli altri, è risultavo decisivo e fondamentale tanto quanto gli altri.

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PANAGIOIS TACHTSIDIS voto 9

Il suo arrivo ha cambiato volto alla squadra. Le sue verticalizzazioni ed imbucate hanno ulteriormente velocizzato una manovra già fluida, permettendo al Lecce di Liverani di giocare il miglior calcio della cadetteria. La sua qualità non era in discussione. Le sue prestazioni, in ogni caso, hanno zittito chi, al suo arrivo, criticava l’acquisto compiuto dalla società.

ANDREA TABANELLI voto 8,5

Lo scorso anno, probabilmente, abbiamo visto giocare il suo fratello gemello. Quest’anno, invece, ha deciso di venire lui nel Salento, salendo in cattedra e regalando agli spettatori ottime giocate e goal di pregevole fattura. Il “Taba” è ritornato ad essere il giocatore forte e tecnico di inizio carriera. Gli infortuni sono un brutto ricordo, il presente è a tinte giallorosse.

MANUEL SCAVONE voto 8,5

I momenti di paura e panico, che hanno seguito il suo scontro con Beretta nella sfida contro l’Ascoli, hanno rafforzato ulteriormente questo gruppo, facendolo diventare invincibile. Il suo contributo è stato fondamentale e, se non fosse stato per quel brutto infortunio, siamo certi che Manuel ci avrebbe regalato ancora delle gioie, anche sotto il profilo realizzativo. Il suo ritorno in campo contro lo Spezia è stata la ciliegina sulla torta di una giornata da ricordare per sempre.

MARCO ARMELLINO voto 7,5

Lui è stato uno degli artefici della promozione in Serie B, grazie anche al goal contro la Paganese. Quest’anno, dopo un avvio poco esaltante a causa di qualche guaio fisico, ha saputo ritagliarsi il suo spazio, regalandosi anche la gioia della rete nel match interno contro il Padova.

ZAN MAJER voto 8

Il centrocampista sloveno è stato una grande intuizione del Ds Meluso, abile nello scovare un giocatore già pronto e, fin da subito, arruolabile. Zan non ha patito l’ambientamento con il calcio italiano ed ha, a poco a poco, scalato le gerarchie di Mister Liverani, conquistandosi fiducia e rispetto da parte di tutti.

JACOPO PETRICCIONE voto 9,5

Il “Modric” del Salento ha conquistato tutti grazie alle sue doti in campo ed alla sua grandissima umiltà fuori dal rettangolo verde. Ha giocato sia da regista che da mezzala ed ha interpretato entrambe i ruoli con naturalezza e sicurezza da veterano, nonostante la giovane età. Adesso è pronto a mostrare il suo talento in Serie A, un campionato che ha ampiamente dimostrato di meritare.

MARCO MANCOSU voto 9,5

Marco Mancosu è l’immagine di questo Lecce, una squadra umile ma determinata proprio come il suo numero 8. Il centrocampista sardo ha riconquistato la massima serie, solo sfiorata da giovanissimo, a suon di goal ed accelerazioni. Liverani lo ha reinventato trequartista e lui ha saputo fare suo quel ruolo, coniugando classe cristallina e conclusioni chirurgiche dalla distanza. Nella prossima stagione indosserà la fascia di capitano del suo Lecce, portandola in giro nei migliori stadi d’Italia.

TOM HAYE voto 7,5

L’olandese ha talento ed una ottima visione di gioco e queste caratteristiche non sono passate inosservate a Mister Liverani. Deve crescere sotto l’aspetto della continuità, anche durante il match, per diventare un centrocampista adatto al nostro calcio. Quest’anno si è ambientato ed ha conosciuto un modo di giocare diverso da quello al quale era abituato, la prossima stagione potrebbe essere quella della sua consacrazione.

ANDREA ARRIGONI voto 8

Mancosu, nell'ultima conferenza stampa prima del rompete le righe, lo ha citato, indicandolo come un uomo spogliatoio fondamentale all'interno del gruppo. Arrigoni, però, crediamo sia ancora di più.  È un professionista esemplare, un buon centrocampista ed un uomo dai grandi valori e con un grande attaccamento alla maglia giallorossa. Il goal al Livorno lo ha fatto entrare prepotentemente nel cuore dei tifosi salentini. A Gennaio ha declinato qualsiasi offerta perché sicuro di poter vincere con addosso questa maglia.
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