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Luca Gotti, da quando è arrivato, ha lavorato parecchio insieme al suo staff per registrare la fase difensiva della formazione giallorossa. Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti, dato che il Lecce nelle 4 gare con il nuovo tecnico in panchina ha tenuto la porta inviolata in tre occasioni.

E la fase offensiva?

Dall’altra parte, però, se non subire gol ti assicura quantomeno di non perdere, segnare è fondamentale per vincere le partite ed il Lecce dell’ultimo periodo, prima con D’Aversa e poi con Gotti, ha fatto una fatica enorme a trovare la via del gol.

L’ultima rete segnata in casa, prima di quella realizzata da Sansone, risaliva a più di due mesi fa, ossia al gol vittoria di Dorgu in pieno recupero contro la Fiorentina ad inizio febbraio. Una rete importante che aveva permesso ai giallorossi di ottenere un successo prezioso contro i viola. 

Da quel momento in poi, il buio. In casa i giallorossi hanno sprecato tante occasioni contro Inter, Verona e soprattutto Roma. Fuori casa, invece, Blin e compagni sono riusciti a segnare solo grazie alle deviazioni degli avversari: la schiena di Cerofolini a Frosinone e lo svarione difensivo di Gyomber a Salerno.

Patrick Dorgu

Che liberazione!

Il gol di Sansone, propiziato dall’ottima giocata del subentrato Santiago Pierotti, ha rappresentato quindi una vera e propria liberazione per il popolo salentino e per la squadra allenata da Luca Gotti. Il Lecce crea, in alcune partite anche tanto, ma poi non riesce a convertire in reti quelle occasioni, vanificando quanto di buono fatto fino a pochi metri dalla porta avversaria. Luca Gotti ci sta lavorando e lo farà ancora, per migliorare una fase offensiva ed una media realizzativa troppo povere dal punto di vista dei numeri. Le qualità per fare male agli avversari ci sono ma è necessario trovare un modo per tirarle fuori. 

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