header logo

Non è sceso il KO dell'Atalanta ad un noto tifoso della dea, ovvero Vittorio Feltri.
Il giornalista, molto attivo su Twitter, ha commentato sconcertato il KO arrivato al Gewiss stadium nell'anticipo della domenica.

“Atalanta in affanno sembra una squadra di serie b, mentre il Lecce domina alla grande. Cose da pazzi. Calcio imprevedibile”.

Feltri è un attivo tifoso dei nerazzurri e nel 2021 ha pubblicato un libro sulla sua squadra, ovvero "Atalanta la Dea che mi fa godere", una lettera d'amore scritta in collaborazione con Cristiano Gatti.

Quando si parla di sport - si legge nella descrizione del suo libro - spesso si invoca il Dio Calcio. A Bergamo però, c'è una sola divinità: l'Atalanta. Se sei bergamasco sei atalantino, non si discute. Lo sei letteralmente appena vieni al mando quando dopo il primo vagito ricevi in regalo dalla società la maglietta della squadra con il tuo nome scritto sopra. Lo sei per definizione, Bergamo e Atalanta sono praticamente sinonimi. Qui nasci dell'Atalanta e muori dell'Atalanta, la Dea è parte del tuo DNA. 

E questo vale anche per Vittorio Feltri, bergamasco e atalantino doc, che non poteva esimersi dal comporre un inno alla sua Dea. Un racconto che prende spunto da una lunga chiacchierata col suo amico e complice di atalantismo, Cristiano Gatti. Si parte dal calcio e si entra nel cuore di Bergamo e del suo prodigio sportivo. Il settore giovanile, la cultura aziendale che diventa gestione e anche stile, sul campo e fuori. Un reportage su quanta Atalanta c'è davvero a Bergamo e quanta Bergamo c'è nell'Atalanta di oggi. 

Quale dimensione abbia assunto tra la gente del suo territorio e nel pianeta più ampio del calcio italiano ed europeo. Un approfondimento dei due volti che all'Atalanta danno l'impronta che ha oggi, Antonio Percassi e Gian Piero Gasperini, la mente che muove i fili e l'esecutore che dà un senso all'etica e all'estetica della squadra.

"PL Talk" Monza-Lecce: ospite in puntata Lino De Lorenzis del Nuovo Quotidiano di Puglia
Frosinone-Lecce 3-1: Abisso choc. Tesoro: "Non arbitri più il Lecce"