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Era nell’aria ma quando questa mattina è diventato ufficiale, è sembrato comunque strano, particolare. Josè Mourinho non è più l’allenatore della Roma ma la notizia delle notizie non è nemmeno questa. A sostituirlo, infatti, ci sarà Daniele De Rossi, ex capitano giallorosso, simbolo del romanismo vero ed allenatore emergente, con alle spalle una sola esperienza, terminata con un doloroso esonero, sulla panchina della Spal.

Subito le piccole: trappola o vantaggio?

Daniele De Rossi e la sua Roma nelle prossime tre gare affronteranno 3 cosiddette piccole del nostro calcio: Verona e Cagliari in casa e Salernitana fuori. Il nuovo tecnico, quindi, se la dovrà vedere contro squadre che lottano per non retrocedere, sfide difficili contro avversari che giocano per non perdere e, soprattutto all’Olimpico, scenderanno in campo con un atteggiamento difensivo ed attendista. Ovviamente anche nel Salento nelle prossime 3 settimana si farà tifo per la Roma, visto che una vittoria dei giallorossi corrisponderebbe ad una sconfitta delle dirette concorrenti del Lecce di D’Aversa.

La Roma dopo il gol

Le sue dichiarazioni da nuovo allenatore della Roma 

Il nuovo allenatore ha le idee chiare e non vede l'ora di mettersi al lavoro

Desidero ringraziare la famiglia Friedkin per avermi affidato la responsabilità della guida tecnica della Roma: da parte mia non conosco altra strada se non quella dell’applicazione, del sacrificio quotidiano e della necessità di dare tutto quello che ho dentro per affrontare le sfide che ci attendono da qui alla fine della stagione. L’emozione di poter sedere sulla nostra panchina è indescrivibile, tutti sanno cosa sia la Roma per me, ma il lavoro che attende tutti noi ha già preso il sopravvento. Non abbiamo tempo, né scelta: essere competitivi, lottare per i nostri obiettivi e provare a raggiungerli sono le uniche priorità che il mio staff ed io ci siamo dati. 

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