Lecce, esiste un modo per giocare senza Panos? Forse si, ecco come
Panagiōtīs Tachtsidīs è l'epicentro del vortice che ha risucchiato l'ambiente Lecce nell'ultima settimana. Dai mugugni social all'assenza nel match col Brescia: il greco ha stravolto i piani di mister Corini e reso più turbolento del previsto l'inizio del nuovo corso giallorosso.
Nel 4-3-3 proposto dal tecnico ex Palermo e Chievo, il regista di centrocampo è uno spartiacque fondamentale per la costruzione della manovra, in quanto segna un ponte tra il reparto difensivo e quello offensivo. Abbiamo potuto notare nei tre impegni di campionato come l'assenza di un metronomo naturale abbia reso alle volte sterile la costruzione arretrata del Lecce; non è un caso infatti che l'unica vittoria sia scaturita ad Ascoli in seguito all'ingresso di Tachtsidīs, fondamentale nel mettere ordine in mezzo al campo e lanciare il tridente dei giallorossi.
Un'eventuale rottura col centrocampista greco metterebbe quindi a repentaglio l'idea di gioco di Corini che, senza registi di ruolo (Majer non si è dimostrato adeguato, mentre Björkengren resta un'incognita), dovrebbe trovare un'alternativa in casa, cambiando magari qualcosa tatticamente.
Come sopperire all'assenza di Tachtsidīs? La strada più semplice ma difficilmente percorribile porta al 4-2-3-1, sistema di gioco nel quale il trequartista acquista centralità nella squadra, dettando i tempi della manovra. In un'idea piuttosto utopica (visto che Corini non lo ha mai proposto in carriera) nei due davanti alla difesa potrebbero giocare Majer ed Henderson, abili a strappare il pallone e ripartire, mentre in mezzo alla trequarti troveremmo Mancosu.
Una seconda ipotesi potrebbe realmente prendere piede prossimamente, ed è il 4-3-1-2. Il modulo già utilizzato a Brescia dal mister dei salentini prevede sempre un terzetto a centrocampo come nell'attuale 4-3-3, ma a dar man forte al reparto ci sarebbe il trequartista, il quale prenderebbe a proprio carico il compito di lanciare le incursioni offensive delle due punte. Anche l'organico presente in rosa suggerirebbe questa soluzione: Coda, Stępiński, Pettinari ed il giovane Rodriguez sono calciatori di livello, e vederne solo uno alla volta in campo farebbe storcere il naso a più di qualcuno.
Delle alternative più o meno fantasiose al regista greco quindi ci sarebbero, ma ciò non toglie che la soluzione migliore per il Lecce ed per il calciatore stesso resta indubbiamente il regolare reintegro in prima squadra.
Non ci resta che aspettare l'impegno di mercoledì con la Cremonese per vedere se in cabina di regia ci sarà il ritorno di Tachtsidīs o se, a sorpresa, Corini opterà per un cambio di sistema di gioco, cogliendo magari impreparato l'avversario.
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