header logo

Una maglia che abbiamo pensato per i nostri tifosi ma che, a causa delle varie limitazioni cromatiche recentemente introdotte dagli ultimi regolamenti nazionali, non possiamo proporre nel campionato italiano”. 

Era lo scorso 3 agosto quando il Lecce annunciava così che per l'amichevole in Spagna contro il Cadiz, incontro valido per il trofeo “Ramon de Carranza", la squadra di D'Aversa sarebbe scesa in campo con una maglia speciale. Una divisa che ha riscosso anche un notevole successo fra i tifosi e che era caratterizzata da un accostamento cromatico particolare ed elegante. Si trattava, infatti, di una maglia nera con inserti in oro, molto semplice ed essenziale, ma al tempo stesso molto efficace.

Questa combinazione di colori, d'altronde, è molto diffusa nel mondo del calcio e sono tante le squadre che per le loro divise alternative (Away o Third) optano per l'alternanza del nero e dell'oro sulle casacche. Una di queste è il Napoli campione d'Italia in carica, che con il Lecce ha in comune l'aspetto legato all'autoproduzione del materiale tecnico.

Nella sfida dell'ultimo turno di campionato contro la Lazio, la squadra allenata da Rudi Garcia è scesa in campo con una maglia interamente nera, con loghi e sponsor oro e inserti maori color petrolio. Ma allora perché il Napoli ha utilizzato in Serie A una maglia dalle tonalità praticamente identiche a quelle che hanno impedito al Lecce di usare la divisa vista a Cadiz anche in campionato? 

Per la risposta al quesito bisogna consultare il comunicato n. 107 del 23 dicembre 2022 della Lega Serie A che riporta il regolamento delle divise da gioco per la stagione 2023/2024. All'art. 2, rubricato “colori”, si dispone che “Ogni società deve disporre di una prima divisa da gioco, con i propri colori ufficiali, che dovrà utilizzare nelle partite interne e nelle partite esterne in cui non vi sia confondibili di colori con la squadra avversaria, e di una seconda divisa (più eventuali altre), che dovrà essere notevolmente diversa ed in contrasto con la prima”. Quanto alle scelte cromatiche, il comma 2 prevede un espresso divieto: “E' vietato l'utilizzo di divise da gioco di colore verde per i calciatori di movimento”. Si tratta dell'unico colore che è vietato in tutti i casi per le maglie da gara (la bellissima maglia del Lecce dedicata agli ulivi vestita nella Serie B 2020/21, ad esempio, non sarebbe utilizzabile). 

Non è vietato, quindi, usare il nero e l'oro sulle maglie. Ma il motivo per cui la maglia vestita dal Lecce in Spagna non può essere indossata in Serie A si rinviene nell'art. 3 del regolamento, rubricato “numeri”. Il comma 5 prevede, infatti, che “è vietato l'utilizzo di colori fluorescenti oro e argento”. La divisa speciale, utilizzata in occasione del trofeo “Ramon de Carranza”, riportava i numeri di colore oro, motivo per cui una siffatta maglia è vietata in Serie A. 

Diverso, invece, il caso del Napoli. Il club partenopeo, infatti, ha optato per una numerazione di colore bianco, in contrasto con il fondo nero della maglia e i dettagli dorati. Motivo per cui la maglia dei campioni d'Italia è perfettamente regolare e utilizzabile. 

E facendo un salto indietro nel tempo di pochi mesi si trova un altro caso simile: quello della Lazio. Sul finire della passata stagione, il club biancoceleste ha presentato una divisa speciale per celebrare il decimo anniversario della vittoria della Coppa Italia contro la Roma. La maglia era interamente nera con inserti in oro, per schema di colori praticamente sovrapponibile a quella speciale del Lecce. Anche in questo caso la divisa è stata usata dalla Lazio, nella sfida di Serie A contro la Cremonese, applicando uno schema di nome e numero color bianco. 

"PL Talk" Monza-Lecce: ospite in puntata Lino De Lorenzis del Nuovo Quotidiano di Puglia
Frosinone-Lecce 3-1: Abisso choc. Tesoro: "Non arbitri più il Lecce"