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Continuano, giustamente, le polemiche relative a Roma-Lecce, che va in archivio col punteggio di 2-1, sebbene di calcio si stia parlando davvero poco. In casa dei salentini era accaduto lo stesso qualche giornata fa, quando la gara casalinga contro il Monza era stata alterata dalle decisioni di Pairetto. Anche in questo caso, sul risultato finale, c’è lo zampino del direttore di gara.

Fa discutere la decisione di Prontera di espellere dopo appena 20 minuti Morten Hjulmand per un intervento in scivolata ai danni di Belotti, anche quest’ultimo entrato in tackle per ancorare il pallone.

Il danese prende in parte lo stinco ed in parte il ginocchio dell’avversario e viene punito con la sanzione massima per un calciatore: l’espulsione.
Tra i vari opinionisti che si sono esposti sul caso in questione, non passa inosservato il pensiero di Cesari, che da anni sui canali Mediaset compie la moviola delle partite di Serie A.

“Decisione assolutamente non corretta. Il piede del capitano scivola su Belotti. Decisione eccessiva“.

Le dichiarazioni dell’ex arbitro sono arrivate durante Pressing su Italia 1, trasmissione in cui era ospite anche Panucci, ex giocatore della Roma.

”L’espulsione non c’è. Al VAR deve esserci qualche calciatore. Qualcuno al VAR il calcio lo vede solo in televisione. Hjulmand non ha avuto alcun tipo di intenzione nel fare male”.

La linea è chiara ed è comune: l’espulsione di Hjulmand non c’era ed è stata una forzatura.

Oltre al cartellino rosso molto severo (come definita anche dall’ex arbitro Marelli) fa discutere anche l’assegnazione del calcio di rigore che di fatto ha deciso la contesa. L’impatto del piede di Askildsen con quello di Abraham è di entità davvero lieve, eppure il centravanti compie un volo assolutamente innaturale. Il contatto indubbiamente c’è, ma probabilmente il tutto è stato ingigantito.

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