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Sono attesi alle ore 12 nella sala stampa dello stadio Via del Mare il presidente Saverio Sticchi Damiani, il responsabile dell'area tecnica Pantaleo Corvino ed il direttore sportivo Stefano Trinchera.
Oggetto della conferenza stampa il bilancio del campionato del Lecce dopo 15 giornate.

Sticchi Damiani: "È il momento di fare un bilancio di queste prime giornate insieme all'area tecnica e al direttore sportivo perchè si lavora in totale unità e sebbene ognuno abbia i propri compiti le finalità sono sempre le stesse. Abbiamo pensato di dare una visione netta. In questa sede parlo anche per gli altri soci in merito alle questioni societarie, poi lascerò la parola all'area tecnica.
Squadra, tifosi, società e strutture: sono questi i punti che voglio affrontare.

In merito alla squadra dico che il bilancio è estremamente positivo e sono molto contento, parlo a nome di tutta la società. La squadra ha dimostrato di potersi misurare con tutti in questo torneo difficilissimo. Arriviamo con un bottino di punti importante e forse ce ne mancano 4-5 che sul campo avremmo meritato. Gli errori arbitrali sono stati ammessi dai vertici con cui ci siamo potuti confrontare. In occasione del prossimo incontro tra società e AIA ci verranno messi a disposizione gli audio della partita col Monza. Mi verranno fatti ascoltare, non c'è nessun segreto. Al netto di quegli errori, dopo ci sono state successive direzioni convincenti anche grazie a designazioni importanti, tutt'altro che scontate. Ci stiamo muovendo nel rispetto dei rapporti professionali.

Secondo aspetto: sono felicissimo che il Lecce stia mettendo in mostra tanti giovani sconosciuti, frutto di un lavoro difficile e coraggioso dell'area tecnica. Aver avuto il coraggio di schierare 5-6 nati dopo il 2000 sembrava uno slogan, invece in queste giornate sia per la qualità dei giovani e della capacità di scovarli dell'area tecnica, sia per la bravura dell'allenatore, la squadra è in linea col progetto. I nostri giovanissimi stanno dando contenuto al programma tracciato. Non sta a me dirvi le difficoltà, ma è l'unico modo per affrontare una Serie A virtuosa con numeri in ordine.

Chiuderemo il bilancio in equilibrio: non avremo un segno meno e neppure un segno più. È un qualcosa difficilissimo da raggiungere, ma è possibile grazie ad una politica giovane con un monte ingaggi pari alla metà dei ricavi. Ciò significa a fine anno bilancio in pareggio.
È una politica molto restrittiva e difficile, che ci siamo autoimposti. Ho la sensazione che tra poco questa nostra autoimposizione diventi legge per tutti. Questa politica ce la siamo creata spontaneamente sebbene anche noi potessimo accedere al debito. Non lo abbiamo voluto a differenza di altre nostre concorrenti. Ho la sensazione che i nostri paletti a breve diventeranno legge in A, e noi saremo già pronti.

Abbiamo fatto già tanto ma sarà niente se non approcceremo bene il campionato dopo la pausa. Il patrimonio resterebbe, ma visto che abbiamo fatto tanto dal punto di vista sportivo non dobbiamo assolutamente cullarci. Ricordo la lunga sosta ai tempi del covid, ci colse impreparati e cambiarono in corso le regole come il numero di sostituzioni. Oggi le regole le sappiamo prima, il campionato con cinque sostituzioni è normalità e la rosa è stata costruita tenendo conto di ciò. Ci faremo trovare pronti dal punto organizzativo; nessuno di noi pensa di aver raggiunto un bilancio se non quello dal punto di vista del bilancio. Il risultato sportivo è ancora da raggiungere. Guai a pensare che sia tutto bello, come se fossimo già arrivati al risultato. La A ci insegna che può iniziare un nuovo campionato, così dal 29 alzeremo molto il livello di attenzione. Dobbiamo curare ogni dettaglio. 

Si ripartirà mettendo da parte quanto di buono fatto. Nonostante le restrizioni date all'area tecnica, siamo arrivati a concorrere con società che hanno fatto investimenti più importanti di noi nell'immediato, non so se anche in prospettiva. Saremo dei martelli dopo la sosta.
Aggiungo il tema dei tifosi. 20mila abbonati in casa sono un record, ma stiamo dando dimostrazione di grandezza anche fuori. Questo ha un valore: nel valutare se un club merita la A, si guarda anche questo. Noi da questo punto di vista siamo sicuramente da Serie A, voglio ringraziare tutti i tifosi. Il tifoso soffre a non vedere il Lecce: questo è bello. Abbiamo una tifoseria da posizioni alte di A e questo ha un valore.

Per quanto riguarda la società, vi ho anticipato il tema del bilancio in equilibrio, penso che saremo tra i pochissimi. Ora la società è in equilibrio, restano solo della posizioni derivanti dagli anni covid che abbiamo rateizzato e stiamo pagando regolarmente. Per chi ha beneficiato della sospensione perdite in anni covid, oggi ci si chiede se queste somme sospese con legge dello stato vadano versate tutte insieme il 16 dicembre o possano essere rateizzate in 5 anni. Questo è un tema che riguarda un possibile intervento normativo. Il Lecce è la società con la somma più esigua insieme agli altri 3 club. Noi siamo pronti ad entrambe le soluzioni. Auspichiamo la seconda ma siamo pronti. Questa è l'unica voce di debito del club, che lo stato ci ha consentito di fare. È l'unica situazione rimasta in piedi da quegli anni ma ripeto, attraverso uno strumento consentito dallo stato. Più il monte ingaggi è alto più alta è la somma che dovranno versare i club entro il termine citato. Le nostre tasse quindi sono contenute.

Ultimo punto in merito alle strutture. Rispetto al tema giochi del mediterraneo è stata stanziata dallo stato per tutte le strutture una somma pari a 150 milioni di euro. La regione poi dovrà distribuire queste somme, infine il comune farà intervento di concerto con società. La somma a noi riconosciuta per il Via del Mare è 13 milioni che ci consente una ristrutturazione ambiziosa che avverrà di concerto col comune. Siamo in costante contatto col comune, sul tavolo ci sono due ipotesi. Una che la cifra venga interamente investita per un restyling. La seconda è che venga raddoppiata attraverso un soggetto privato per un intervento ancora più strutturale. Quindi primo progetto solo pubblico a 13 milioni. Il secondo ancora più ambizioso attraverso una partecipazione anche di un soggetto privato che aggiunge al budget pubblico un budget privato. Questo aprirebbe scenari ancora più importanti.

Entro la fine dell'anno inizieranno i lavori per il centro sportivo di proprietà del Lecce. Entro fine anno vi diremo dove sorgerà: la società si sta espandendo e avrà bisogno di un centro sportivo, una casa propria. Abbiamo fatto degli interventi al Via del Mare. La struttura è cambiata molto. È un altro sforzo societario con risorse proprie. Sono spazi dedicati anche agli avversari, è un bel biglietto da visita".

Corvino: "Questi due anni e tre mesi ci hanno visto fare un grande sforzo. Arrivare in A non è stata una passeggiata salutare. Arrivare in A e avvicinarci al livello attuale della A, neppure è stata una passeggiata. Penso fosse impossibile fare questo percorso senza una sana programmazione. L'opera ha riguardato non solo la prima squadra, ma anche settore giovanile e strutture.
Nel periodo di pandemia siamo riusciti a fare il salto di categoria in maniera sostenibile. Abbiamo fatto il massimo sforzo con piacere, sapendo che in primis c'è il nostro territorio. Abbiamo ricambiato la stima anche alla società.

In merito alle 15 gare di A. Abbiamo intrapreso questo cammino partendo da valutazioni che tenevano conto di quanto già fatto prima. Siamo partiti con fondamenta, non era facile trattenere Gendrey e Gallo, giocatori del 2000 oggi titolari. Poi ci sono fondamenta che ancora non hanno avuto modo di dimostrare, come Tuia, che chiamato in causa ha fatto benissimo. Un 2002 come Gonzalez e un 1999 come Hjulmand oggi sono titolari. Poi Strefezza, Blin. Il 45% dei titolari viene dal nostro percorso in B.

Abbiamo creduto in Baroni. Siamo a +8, un risultato importante. Poi si fa una considerazione non solo di classifica, ma anche di come sono stati ottenuti i punti. Se pensiamo alle due fasi troviamo una media da far paura per una neopromossa. Questi sono indicatori che ci fanno capire che siamo sulla strada giusta, ma una strada ancora lunga. Ora bisogna dare continuità a questa strada. Continuiamo su una strada ardua, che però ci fa pensare che questa proprietà avrà un futuro. Non ci sarà bisogno che arrivino chissà da dove per risanare il club. Tutte le società hanno asset stranieri.

Ci abbiamo messo anima e cuore per arrivare a dove siamo. Il mercato di gennaio dà poco, è sempre avaro. A volte ci va dentro chi è con l'acqua alla gola. Noi che abbiamo intrapreso questa strada perchè alterare? Possiamo fare aggiustamenti relativi. Il resto lo dovrà fare il lavoro sul campo. Questa squadra, la più giovane del campionato, ha ancora grandi margini di miglioramento. I miglioramenti si fanno soprattutto sul campo. In ottica mercato non stiamo dormendo.
Ci stiamo muovendo anche su Gonzalez, che aveva un ingaggio da primavera. Siamo vigili su più fronti".

Sticchi Damiani: “Sul budget mercato non abbiamo ancora parlato. Per fare entrate sarà necessario far uscire chi sta giocando di meno. Non abbiamo però il mercato bloccato: non siamo costretti a fare prima l'uscita dell'entrata. Però alla fine bisognerà trovare l'equilibrio".

Corvino: “Questo mercato sarà diverso da quel Lecce che era ultimo in classifica tanti anni fa. Tutto è migliorabile, noi con molta umiltà diciamo cosa si può fare. Il nostro percorso è sostenibile. Il budget si crea con le idee, abbiamo intrapreso questo percorso. Non possiamo dire che esistono giocatori incedibili, perchè altre società hanno monte ingaggi altissimi e potrebbero cercarli. Dobbiamo entrare in questa realtà. Per noi nessuno è sul mercato, questo è un gruppo sano. Prima ho fatto un riferimento a Tuia, che quando è stato chiamato in causa ha giocato bene”.

Sticchi Damiani: “Il sali e scendi morale è nelle cose. La squadra tra l'altro ha continuità di risultati. Vedo in A squadre con 10 sconfitte consecutive. Dopo la partita con la Juve si è respirata un'aria un po' pesante ma fa parte del gioco. Le critiche del tifoso deluso bisogna accettarle con equilibrio. Dico ai calciatori di non farsi contagiare dai social. Esistono due mondi: i tifosi reali che nelle difficoltà fanno critiche costruttive. Poi c'è pure chi si annida in quel contesto e invece sputa veleno, sentenze e cattiverie. Quella parte non va presa in considerazione, non sono critiche bensì offese. Io vedo una tifoseria molto matura, sugli spalti ci aiuta sempre. La parte offensiva e cattiva del tifo va emarginata da tutto il contesto, è dannosa. Deve essere una battaglia non solo della società ma anche dei tifosi. Mi sembrano che sono sempre gli stessi, 4-5, che pur di sembrare tanti si inventano identità false.”

Corvino: "Io ho una proprietà che non mi fa sentire un ridimensionato. Mi ha dato linee guida e so come muovermi con molta umiltà. Con gli allenatori sono sempre molto chiaro. Il mio primo allenatore l'ho esonerato dopo 32 anni di carriera. Sono l'unico direttore che non disturba mai gli allenatori nelle scelte. Non voglio neanche la formazione prima che scenda in campo, la voglio vedere dalla televisione. I giornalisti nemmeno me la chiedono la formazione perchè non la so. Con me gli allenatori basta che lavorano sulle linee guida, poi fanno le scelte da soli. 
A gennaio non parte nessuno, ci possono essere solo aggiustamenti. Se un giocatore ci chiede di andare via bisogna tenere conto della società: nessuno si sostituisce con lo spirito santo.
A giugno non potremo dire di avere una squadra incedibile. Siamo una società virtuosa e dobbiamo sostenere il club attraverso le uscite".

Trinchera: “Difficoltà non ne abbiamo mai avute, c'è un gruppo coeso. Non ci possiamo permettere di fare prestazioni in linea con gli altri, dobbiamo superarci, andare oltre”.

Corvino: "Gonzalez ha un contratto che scade nel 2023, ma ha un'opzione. Pur avendo un'opzione a costi di primavera, stiamo lavorando per cercare di blindarlo.
Rinnovo Baroni? Non ci abbiamo ancora pensato".

Trinchera: “Facciamo delle valutazioni tecniche, anche a distanza col mister sul calciomercato. Noi dobbiamo mettere a frutto le nostre idee, il coraggio di osare.”

Corvino: “Anche chi non fa parte dell'attuale centrocampo che è un buon trio, è partito titolare a Napoli come Helgason e Askildsen. Trovare un'alternativa che accetti il ruolo di alternativa è difficile. Dobbiamo trovare alternative che però possano essere titolari. Bisogna tenere conto di questi aspetti, non si può giudicare un calciatore perchè gioca poco. Non è detto che chi sta dietro un domani non possa andare avanti".

Sticchi Damiani: “Il tour in Indonesia? Abbiamo pensato potesse essere controproducente dal punto di vista sportivo per situazioni climatiche ecc.”

Trinchera: “Abbiamo stabilito un programma di lavoro, ma dobbiamo ancora definire le amichevoli”.

Sticchi Damiani: “Sono sicuro che non emergeranno anomalie dagli audio VAR, voglio solo ricostruire la situazione e capire cosa ha visto l'arbitro, per un fatto di trasparenza.
I vertici arbitrali hanno riconosciuto come errori oggettivi quelli di Monza e Hjulmand a Roma. Sull'episodio di Gendrey a Bologna siamo discordanti con Rocchi”.

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