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Nel prossimo turno di campionato il Lecce osserverà un turno di riposo a causa della Supercoppa Italiana in corso a Riad, in Arabia Saudita. La vittoria di venerdì scorso contro il Pisa ha consentito ai giallorossi di salire a quota 16 punti, un bottino che trasmette serenità e fiducia all’ambiente leccese e permette alla squadra di allontanarsi, seppur provvisoriamente, dalla zona calda della classifica occupata da Fiorentina, Pisa e Verona. In questo contesto, il direttore dell’area tecnica Pantaleo Corvino ha rilasciato un’intervista a TeleRama, soffermandosi sul momento della squadra e sulle prospettive di mercato.

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Sul campionato di Serie A

Se i tifosi sono felici vuol dire che stanno arrivando dei risultati. Questo è il quarto campionato di Serie A di fila e considerando pure la promozione dalla Serie B alla Serie A, questo è il quinto Natale che trascorriamo felicemente, ma siamo consapevoli delle difficoltà che incontreremo perché, lo ricordiamo sempre, lottiamo contro società che hanno dietro fondi importanti, mentre noi vogliamo fare un calcio sostenibile. Questo è per noi un percorso complicato, ma speriamo che a maggio possiamo essere ancora felici.

Da Gotti a Giampaolo, per poi passare a Di Francesco

Circa un anno fa il Lecce scelse di cambiare guida tecnica: dopo il pareggio casalingo contro l’Empoli arrivò il cambio di guida tecnica che portò in giallorosso Marco Giampaolo. Nonostante una stagione tribolata, quella scelta si rivelò decisiva per centrare la salvezza all’ultima giornata. In estate, poi, le strade si sono separate, con la società che ha optato per Eusebio Di Francesco come nuovo allenatore.

Noi siamo dei comandanti e dobbiamo stare sempre attenti, dobbiamo cercare di portare la nave in porto. E quando vediamo che la rotta non è quella giusta dobbiamo cercare di raddrizzarla la barca. Quindi, a volte, bisogna avere la forza di compiere questi passaggi per arrivare in porto.

Sul calciomercato

La sessione di mercato di gennaio è notoriamente una delle più complesse. Raramente le società rinunciano ai propri elementi migliori, se non di fronte a offerte molto elevate, e le operazioni si concentrano soprattutto su calciatori in cerca di maggiore spazio o su giovani profili di prospettiva.

Mi conoscete, non faccio promesse, non illudo la gente. Mi piace essere concreto. Il mercato di gennaio è difficile e non ti regala niente e un club come il nostro non può aggredire il mercato di gennaio a suon di milioni e a questo punto della stagione solo a suon di milioni puoi ingaggiare qualcuno, importante, che sta giocando. Quindi ci sono due strade percorribili: o vai a prendere qualcuno che non sta giocando oppure qualcun altro di prospettiva. Questo è il mercato di gennaio e il Lecce non può non tenere conto di questo.

Il traguardo delle 500 presenze

Contro il Pisa il direttore dell'area tecnica vernolese non solo ha festeggiato il proprio compleanno, ma anche la gara numero 500 con i giallorossi.

Cinquecento presenze nel Lecce mi inorgogliscono. Le ho collezionate nel club che rappresenta il Salento. Ma non posso dimenticare nemmeno le altre 1300 in tutti i campionati che ho disputato, dalla Terza Categoria fino alla Champions League. In tutto fanno 1800 partite e credo che sia un record non nazionale, ma internazionale. Ho iniziato a 25 anni dalla terza Categoria e lo faccio da 51 anni: è qualcosa di unico al mondo. È un percorso che mi inorgoglisce e  fa felice pure chi mi stima.

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