Nardò, violenta il nipotino nei giardini pubblici: in arresto lo "zio orco"

L'uomo è stato condotto in carcere considerata la gravità dei fatti e il rischio di reiterazione del reato. Decisiva la testimonianza di una donna
La Polizia di Stato ha tratto in arresto un uomo residente a Nardò nella serata di ieri, ritenuto responsabile di violenza sessuale ai danni del nipotino, minore di dieci anni.
L'indagine
L’attività di indagine degli agenti del Commissariato di Nardò è iniziata lo scorso venerdì, quando una donna, presentatasi presso l’Ufficio di Pubblica Sicurezza, ha deciso di riportare la sua testimonianza.
L'evento si sarebbe verificato intorno alle ore 17:00 di domenica 12 ottobre, all’interno dei giardinetti pubblici di un quartiere popolare di Nardò, presso un albero. La donna avrebbe anche fornito diversi elementi essenziali per gli agenti della Polizia di Stato, come il colore dell'auto ed un danno presente nella parte posteriore della stessa, che l’uomo era solito parcheggiare dove sarebbe avvenuta la violenza sessuale.
Il racconto
La testimone ha inoltre raccontato, pur con qualche difficoltà, tutta la scena a cui ha assistito: l’uomo avrebbe dapprima alzato la maglietta del minore, poi lo avrebbe palpeggiato compiendo ulteriori atti osceni. Spaventata, la donna ha urlato contro l’uomo inducendolo a fermarsi e poi andar via.
Considerata la gravità dei fatti e il rischio di reiterazione del reato, il Pubblico Ministero ha richiesto e ottenuto la custodia cautelare in carcere. In seguito alla perquisizione dell’abitazione e dell’auto, l'uomo è stato trasferito presso la Casa circondariale di Lecce.