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Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa al termine di Lecce-Sampdoria. Di seguito le dichiarazioni del tecnico giallorosso. 

Ai microfoni di DAZN: “I nostri tifosi ci hanno richiamato, qualche settimana fa dopo la vittoria con l'Atalanta magari si pensava a un campionato diverso, ma ho sempre detto che questo è un campionato difficile. La prestazione ci dà fiducia, anche oggi per quello che abbiamo fatto raccogliamo un pareggio che non è il risultato giusto. Siamo più forti anche di questo, continueremo a lavorare a testa alta”.

“L'errore è stato non chiudere la partita, abbiamo avuto tante occasioni, abbiamo fatto 30 tiri di cui 11 verso lo specchio della porta. Nonostante avessi spinto la squadra a non arretrare abbiamo tirato un po' il fiato, i centrocampisti avevano speso molto. Subiamo il gol perdendo un rimpallo. Non è un momento fortunato. La squadra però riesce a trovare le prestazioni”. 

“La squadra sta creando i presupposti per il go, davanti occorre un pizzico di fiducia. Siamo convinti che con queste prestazioni raggiungeremo l'obiettivo che tutti vogliamo”. 

“Oudin? E' una soluzione che avevo in mente da un po', ha qualità negli ultimi metri ma ha anche capacità di corsa difensivamente. Nel primo tempo ha corso tanto. La prestazione è stata molto convincente, ci lavoreremo ancora”. 

“Colombo sta crescendo, si sta costruendo un ruolo che non aveva mai fatto. Quando è entrato mi è piaciuto ha sfiorato il gol. Ceesay oltre al gol ha dato una mano alla squadra, prendendo tanti palloni, sa darci la profondità. Non ci sono dualismi, metto in campo chi è più pronto”. 

“Tutte le partite sono importantissime e complicate. La squadra è viva e sta bene, non molliamo”. 

In sala stampa: “Nel primo tempo la squadra ha creato tantissimo in termini di palle gol. Sono gare che devi chiudere. Il gol della Samp nasce da un rimpallo, una situazione non molto fortunata. L'amarezza è grandissima, ma la squadra sta bene ed è viva. Fra primo e secondo tempo avevo chiesto di non arretrare, ma ci sono delle pause fisiologiche. Mi sbracciavo dicendo di portare pressione. Il gol nasce da un episodio. Saremo più forti anche di queste situazioni”. 

“Manca un pizzico di convinzione. Le vittorie ti aiutano, in questo momento siamo al palo. Produrre quello che abbiamo prodotto concedendo nulla all'avversario è molto difficile da fare. Noi crediamo nel nostro percorso. Abbiamo provato una soluzione in più con Oudin mezzala, è un ruolo che può fare perché ha qualità. E' un calciatore che può darci una mano”. 

“Noi non ci siamo mai seduti e mai ci siederemo. Nel momento dopo Bergamo c'erano troppe celebrazioni, ho sempre detto che il nostro sarebbe stato un campionato difficile. Non è facile vincere le partite nonostante le prestazioni importanti. Se la squadra fa prestazioni di questo genere non sono preoccupato”. 

“Clima pesante? Il nostro pubblico ci ha sempre dato una mano. Mancano otto partite e siamo cinque punti avanti. La squadra sta bene fisicamente, deve liberarsi la testa. Sarei stato preoccupato se avessi visto un primo tempo timoroso, invece la squadra è stata aggressiva. Mi hanno detto che dal 2004 nessuna squadra aveva prodotto tanti tiri in un solo tempo in serie A. Mettere Oudin in quel ruolo per me significava dare anche un segnale offensivo alla squadra. La strada è questa qua, c'è da soffrire ma lo sapevamo”. 

“Se vogliamo fare un passo indietro, contro il Sassuolo giochiamo una buonissima partita e subiamo gol su un episodio. Ma questa è la serie A. Poi ci sono stati altri episodi. L'autogol di Firenze, con il Napoli perdi con un autogol. Il fatto che dopo questi episodi la squadra faccia una prestazione come quella di oggi mi fa stare sereno. Devo mantenere la squadra concentrata per continuare su questa strada”. 

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