header logo

È un periodo nel quale il calcio non attira più investitori come un tempo. Tra squadre italiane che vengono acquistate da stranieri, la compagine societaria del Lecce si allarga con un nuovo ed importante acquisto salentino volto ad irrobustire la formazione di soci che si occupa di tenere in vita il club giallorosso. 

IL NUOVO ACQUISTO 

Come ampiamente raccontato negli ultimi giorni, l'imprenditore neretino Luciano Barbetta è entrato a far parte di questa società con circa il 10% delle quote. Saverio Sticchi Damiani, nella conferenza stampa di presentazione del nuovo socio, ha voluto anche ribadire alcuni concetti fondamentali riguardo la ripartizione delle quote. Ecco di seguito le sue parole:

“Abbiamo pensato che per fare il bene del Lecce il modo giusto sarebbe stato diluirci la nostra quota nella stessa misura. Il 10% è frutto di una diluizione che ciascuno di noi subisce volontariamente. Lo facciamo non in cambio di un corrispettivo per noi soci, noi non percepiremo nulla. In base al valore del club è stato stabilito il valore del 10% e questo viene immesso direttamente come finanziamento all'interno del club da parte dell'imprenditore che entra. Il 10% dunque verrà versato come finanziamento per il club. Di fatto cediamo le nostre quote e Luciano interviene finanziando direttamente il club”.

COME SONO SUDDIVISE LE QUOTE? 

Ma effettivamente come sono state suddivise le quote? A questa domanda rispondiamo attraverso la visura camerale dell'Unione Sportiva Lecce, confrontando le quote che i soci possedevano prima dell'arrivo dell'imprenditore salentino e quelle delle quali dispongono adesso, dopo l'ingresso di Barbetta.

PRIMA 

L'Unione Sportiva Lecce era costituita per il 39.25% da Renè De Picciotto, azionista di maggioranza, per il 29% da Saverio Sticchi Damiani, per il 9.75% da Corrado Liguori, per 8.3% da Winner Corporation Srl, (società controllato dal vicepresidente Liguori), per l'11.7% dalla famiglia Carofalo, nelle persone di Dario, Silvia e Salvatore, e per il 2% da Alessandro Adamo.

ADESSO 

Adesso, invece, con l'ingresso in pista del nuovo socio la situazione è leggermente variata. Renè De Picciotto possiede il 35.3% delle quote, Saverio Sticchi Damiani il 26%, Corrado Liguori l'8.7%, Winner Corporation Srl il 7.4%, la famiglia Carofalo il 10.5% e Alessandro Adamo l'1.8%. 

In effetti sottraendo le nuove percentuali alle vecchie si ottiene circa il 10% della quote detenute adesso dal nuovo socio Barbetta, un ingresso significativo nella già forte compagine societaria giallorossa.

I tifosi, dunque, possono dormire sogni tranquilli. Il Lecce è composto da imprenditori tifosi, persone che hanno a cuore il risultato sportivo tanto quanto la solidità economica del club. Adesso sarà importante ottenere l'obiettivo finale sul campo per festeggiare tutti insieme e guardare con positività ed entusiasmo al domani. 

Ciro e Michele, eroi senza tempo
Frosinone-Lecce 3-1: Abisso choc. Tesoro: "Non arbitri più il Lecce"