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Nel lunch match di domenica il Lecce ha conquistato tre punti pesantissimi superando per 2-1 il Torino. Una vittoria che consente ai giallorossi di allontanarsi dalla zona retrocessione e di dare continuità alle buone prestazioni offerte nelle ultime settimane, eccezion fatta per la brutta prova disputata all’Stadio Olimpico contro la Lazio.

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Lecce-Torino

Cosa ci lascia la partita col Torino

La gara lascia una sensazione di fiducia: questa squadra dispone di tutti i requisiti per giocarsi la salvezza fino in fondo. Può contare su un portiere top, su giovani di grande prospettiva e su un gruppo compatto e sano. Il collettivo ha saputo stringere i denti nei momenti più difficili e, nonostante qualche sbavatura individuale, come l’intervento di Morente su Coco, è riuscito comunque a proteggere il risultato e a chiudere la partita con successo. Dal punto di vista numerico, la classifica recita 13 punti in 13 partite, dunque un percorso in linea con le aspettative. Rispetto alla passata stagione, infine, la squadra di Di Francesco ha un solo punto in più, ma non solo.

La classifica la scorsa stagione

La scorsa stagione, con Gotti in panchina, il Lecce era 15° con 12 punti, frutto di 3 vittorie, 3 pareggi e 7 sconfitte. I gol fatti, invece erano solo 6, mentre quelli subiti 21, con differenziale di -15. Qui, in questi numeri, c'è la differenza principale tra la stagione passata e quella attuale.

La tabella: confronto con la stagione scorsa

Stagione Classifica dopo 13 giornate Punti V P S GF GS DF
24/25 15 12 3 3 7 6 21 -15
25/26 14  13 10 17 -7

Le differenze: più gol fatti, meno subiti

In questo momento la differenza non sta in quel punto, ma soprattutto nelle 4 reti segnate in più e nelle 4 subite in meno, con un differenziale di -7. Il Lecce in estate ha perso la sua punta di riferimento, Nikola Krstovic, perdendo pertanto i suoi 11 gol e 5 assist. Tuttavia è riuscita a trovarli altrove, cosa che lo scorso anno non avveniva. I gol di difensori e centrocampisti, infatti, arrivarono soltanto a fine stagione (e furono pesantissimi). 

3 vs 7: i gol del Lecce arrivano da tutte le parti

Lo scorso anno i giallorossi, dopo 13 gare, mandarono in gol solo tre giocatori: Krstovic, Dorgu e Pierotti. In questa stagione sono già sette i marcatori della squadra: Camarda, N'Dri, Tiago Gabriel, Sottil, Coulibaly, Berisha e Banda. Una squadra più equilibrata e non dipendente dal singolo. E allora se i gol non arrivano dai bomber, il Lecce ha più armi offensive da sfruttare.

Bene la coppia Di Francesco-Del Rosso

In questo, i meriti sono di Di Francesco e del suo vice, Del Rosso, che come sempre cura con attenzione la fase difensiva e si vede. Ben 5 clean sheet ed una difesa compatta. Squadra corta, distanze giuste e ripartenze. Bene l'idea di Di Francesco maturata nel corso delle prime gare di creare questa “diga” Ramadani-Coulibaly, e bene anche il nuovo ruolo di Berisha, che consta di una doppia fase: in quella difensiva, cercando di contenere il play avversario, ed in quella offensiva agendo più da mezzala destra, ma in posizione più avanzata rispetto agli altri due.

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