Sognare ad occhi aperti: il primo goal in Serie A di Filippo Falco

Sognare ad occhi aperti. Alzi la mano chi non lo ha mai fatto. Un video, una canzone, un ricordo o semplicemente l’insonnia. Guardi il soffitto e immagini di essere altrove, sogni di realizzare ciò che desideri e magari pensi anche a come festeggiare quel successo. Sognare ad occhi aperti. È questo il sunto di ciò che ha scritto Pippo Falco nel suo post su Instagram. Poche parole le sue ma significative. Ci hanno fatto capire quanto tenesse a questo goal, quanto lo volesse. Ha detto di averlo immaginato proprio così come poi si è realizzato. Non c’è cosa più bella che tramutare i propri sogni in realtà, chiudere le favole con il giusto lieto fine. Che ieri fosse la giornata del fantasista di Pulsano dovevamo capirlo da ciò che è successo qualche minuto prima del goal. Babacar e Liverani non si intendono, il tecnico leccese decide di sostituire l’attaccante ex Sassuolo e di dare una chance a Falco, inizialmente in panchina. È il quarto d’ora del primo tempo e c’è tutta una partita da giocare. Falco disegna calcio fin dalle prime battute. Delizia i presenti sugli spalti con serpentine di alta classe e con un colpo di tacco volante fino ad arrivare alla punizione, la sua punizione, quella che ricorderà per tutta la vita. Pippo prende il pallone, lo coccola in mano, quasi a chiedergli di infilarsi all’angolino. Lo sistema, guarda la porta e calcia. La sfera si insacca alla spalle di un incolpevole Consigli, lo stadio esplode e lui sa di aver realizzato finalmente il desiderio di una vita, un goal in serie A. Sognare ad occhi aperti. Se hai 27 anni, un mancino raffinato, indossi una maglia giallorossa ed il numero 10 in Serie A, beh si, puoi farlo. Ieri è stato il suo giorno, il giorno di un giocatore che è cresciuto con addosso i nostri colori. Un calciatore che è andato via tra le polemiche e che è ritornato per zittire tutti e riportare il Lecce nell’olimpo del calcio. Ora non ci si deve fermare, è arrivata la prima marcatura nella massima serie ma questo non può essere che l’inizio. Abbiamo tutti ancora voglia di sognare, sognare ad occhi aperti.