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Giovedì 29 aprile, con l’udienza preliminare davanti al Gup Pier Luigi Balestrieri, si apre a Roma l’atteso processo a carico dei quattro agenti della National Security egiziana accusati del sequestro, delle torture e dell'omicidio di Giulio Regeni. Proprio in questa giornata storica per la vicenda, per continuare a chiedere verità e giustizia per la violenta morte del ricercatore friulano e per sostenere la lunga e coraggiosa battaglia dei genitori Paola Deffendi e Claudio Regeni e dell’avvocata Alessandra Ballerini, Amnesty International Lecce, Conversazioni sul futuro, Diffondiamo Idee di Valore e Lecce Città Pubblica, in collaborazione con il Comune di Lecce, hanno deciso di donare al capoluogo salentino una panchina gialla dedicata “a Giulio Regeni, giovane ricercatore universitario  scomparso, torturato e ucciso nel 2016 a Il Cairo in Egitto e al suo sguardo aperto sul mondo”, come  si legge sulla targa commemorativa.

L’appuntamento di inaugurazione (riservato alla stampa e rispettando le normative anticovid) è fissato alle 10:30 su Viale dell’Università all’altezza dell’ingresso di Palazzo Codacci-Pisanelli, storica sede dell’ateneo salentino, all'ingresso del quale sin dal 2016 è appeso il manifesto della campagna che chiede verità e giustizia per Regeni. La localizzazione della panchina, dunque, non è casuale. Giulio era un giovane ventottenne ricercatore universitario che aveva scelto la cultura come strumento di solidarietà e di giustizia sociale.

Parteciperanno i rappresentanti delle tre associazioni promotrici Amnesty International Lecce, Diffondiamo idee di valore e Lecce Città Pubblica e del festival Conversazioni sul futuro (che in più di un'occasione ha ospitato a Lecce la famiglia Regeni) e il sindaco di Lecce Carlo Salvemini. In rappresentanza dell'Università del Salento interverrà Alessandro Isoni, coordinatore del Corso di dottorato in “Human and Social Sciences” del Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo - intitolato “in ricordo di Giulio Regeni, ricercatore”.

La cerimonia, tra l'altro, arriva all'indomani del conferimento da parte del Consiglio comunale di Lecce della cittadinanza onoraria a Patrick Zaki. Il capoluogo salentino si aggiunge dunque alle numerose città italiane che hanno accolto tra i propri concittadini il giovane attivista e ricercatore egiziano, studente del Master Gemma dell'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, detenuto dal 7 febbraio del 2020 al Cairo con accuse legate alla sua attività politica e giornalistica.

 

 

 

 

 

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