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Che Nikola Krstovic fosse un attaccante di categoria ce ne siamo accorti tutti subito. Sono bastati 93 secondi a Firenze, infatti, per lasciarci intendere che lui qui è arrivato per segnare e fare gol è l’unica cosa che gli interessa. Poi, a conferma della sua tesi, ha aggiunto la perla di testa contro la Salernitana ed il perfetto rigore contro il Monza. 3 su 3 e tutti i titoli di giornale per lui, con i fantallenatori pazzi di questo giovane attaccante montenegrino.

Nikola Krstovic Lecce-Sassuolo 1-1

Le ultime 3 partite, prima del Sassuolo, sono state più complicate. Con il Genoa, a dire il vero, ha avuto almeno 3 palle gol nitide per segnare ma sfortuna e imprecisione non gli hanno permesso di trovare la via del quarto sigillo. Ha provato anche una prodezza di rovesciata, avesse segnato così il Via Del Mare sarebbe venuto giù. Contro Juventus e Napoli, invece, non ha avuto tanti palloni giocabili, sebbene con i partenopei si sia reso pericoloso in più di qualche occasione, per lo più con conclusioni da fuori.

Infine, ieri sera. Si percepiva nell’aria la sua voglia di fare gol. Lo si vedeva dalle sportellate con i difensori avversari e della sua rabbia quando i compagni di squadra sceglievano la soluzione personale anziché servirlo.

È bastato un pallone, però. Il primo vero che transitava dalle sue parti. Ha arpionato quella sfera vagante, ha guardato per un attimo la porta e poi ha gonfiato la rete. Con calma, senza strafare, che tanto non c’era bisogno di forza, bastava solo la precisione. Poi ha esultato, 3 esultanze diverse in pochi secondi ma soprattutto una voglia matta di riprendere la palla e portarla a centrocampo. Nikola ed il Lecce volevano vincere e, con tutta franchezza, lo avrebbero anche meritato.

Era l’attaccante che volevamo. Quello che sognavamo nelle notti di calciomercato. Soprattutto, quello che ci aspettavamo dopo aver visto i suoi video nel campionato slovacco. Si, un torneo diverso dal nostro, ma se un bomber segna da una parte, allora lo farà ovunque.

Nikola ha una fame spaventosa e si è integrato subito all’interno del gruppo. Sprona i compagni, dopo i gol subiti carica la squadra e lotta su ogni pallone come se fosse l’ultimo della sua carriera. 4 gol in 7 partite (contro la Lazio non era ancora arrivato) sono tantissimi per un attaccante all’esordio in Serie A. Prima di lui, con questa maglia, c’erano riusciti solo Sasa Bjelanovic, Cristiano Lucarelli, Marco Mancosu, Javier Chevanton e Gabriel Strefezza, attuale compagno di Krstovic. 

Adesso volerà in Nazionale ed il nostro augurio è che continui a segnare anche lì, per portare il suo Paese sempre più in alto e non perdere l’abitudine ad esultare. Ogni settimana di Serie A sarà più difficile, con gli allenatori avversari che lo studieranno e proveranno a fermarlo. Nikola, però, ha qualcosa che in pochi hanno: il gol nel sangue. 

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