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E' appena terminata la conferenza stampa di mister Eusebio Di Francesco, a due giorni dalla sfida del Tardini contro il Parma di Cuesta. Queste le sue parole:

 

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Cosa le è piaciuto della partita con il Bologna?

Secondo me quello che è venuto fuori è stata la determinazione e il desiderio di andare a riprendere la partita. Abbiamo avuto maggiore continuità nella gara rispetto alle altre, in entrambe le fasi. È una soluzione che ci ha dato risposte positive. Valuteremo anche nella prossima, ma adesso sappiamo riconoscere se giocare con due play e un trequartista o viceversa. Sono due alternative importanti e per sabato decideremo come iniziare.

Sull'atteggiamento della squadra

Io credo che sia stata importante tutta la squadra nell’atteggiamento, anche chi è entrato e che in altre occasioni non aveva fatto bene. Ci sono partite dentro la partita, e anche contro il Bologna è stato così. Domenica, quando abbiamo subito, siamo stati squadra, mentre nei nostri momenti positivi siamo stati davvero pericolosi. Dobbiamo dare continuità a questo momento e lavorare su questo in settimana. La soddisfazione più grande è che per la prima volta ho visto applicare ciò che prepariamo in allenamento. Dalla prossima dobbiamo iniziare a cercare i tre punti, che sono la cosa che manca di più. Contro il Bologna l’abbiamo pareggiata perché l’abbiamo voluta fino alla fine, e questo stesso atteggiamento dobbiamo averlo anche per cercare la vittoria.

Come si può cambiare questa squadra a livello tattico?

Abbiamo costruito una squadra con un sistema di gioco, sapendo però che alcuni giocatori possono ricoprire altri ruoli. La partita si era messa in modo tale che un giocatore come Pierotti dovesse stare in area di rigore per essere più pericoloso; anche Morente e Sottil possono adattarsi in altri ruoli, anche se il loro originale è l’esterno. In allenamento stiamo provando diverse soluzioni, anche per sostituire un centrocampista al posto di Coulibaly. A livello numerico abbiamo opzioni, poi spetta a me trovare l’abito giusto.

Ha trovato la chiave tattica definitiva?

Ci sono partite che determinano situazioni e ci fanno capire quali soluzioni possono essere le più adatte. Se ho fatto certe scelte è perché le ritenevo le migliori, e domenica è andata bene. Ci vuole equilibrio sia nel gioco che nei commenti. La cosa più importante è che abbiamo trovato un equilibrio di squadra. Poi possiamo aggiungere tutto quello che vogliamo, ma senza cattiveria agonistica a certi livelli non puoi fare molto. Partiamo da questo, poi si può parlare di tattica. Io faccio questo lavoro per mettere i giocatori nelle condizioni migliori possibili.

Come vede il Parma? Come si possono colpire?

Loro giocano a 5, e aprendo il gioco sono già coperti. Devi essere bravo a stringere e non aprirti, trovando soluzioni interne. Nell’ultima hanno giocato con Cutrone e Oristanio. All’inizio abbiamo l’ampiezza, ma poi dobbiamo arrivare in porta. Le soluzioni possono essere tante: dire “aprire il gioco” va bene, ma per arrivare dove? È come la costruzione dal basso: noi siamo arrivati al primo gol partendo dal portiere. Spesso si ha timore a partire dal basso, ma quando riesce bene non ho mai sentito nessuno fare i complimenti. Si può anche andare in ampiezza, ma sempre con l’obiettivo di arrivare in porta. Stiamo preparando diverse soluzioni.

Sala può sostituire Berisha?

Assolutamente sì. Ha queste caratteristiche, deve migliorare tatticamente perché arriva da un campionato diverso. In questo Alex sta lavorando e sta cercando di crescere. Berisha è recuperato: l’unico che non ci sarà è Morente, mentre gli altri li avremo tutti a disposizione, compreso Sottil che questa settimana si è allenato con continuità.

Su Cuesta

Molti allenatori vanno in questa direzione. È un pregio finché non diventa confusione: va bene essere camaleontici, ma i nostri ragazzi hanno bisogno di certezze. Io credo che lui abbia dato una grande identità alla squadra. Hanno un giocatore forte che vince i duelli, con Cutrone vicino che è un giocatore di sacrificio. Hanno Valeri che è un ottimo calciatore, Bernabé in mezzo al campo e un portiere che ha un rinvio di 80 metri e cerca l’attaccante. È una squadra che sa quello che vuole, con un allenatore umile che cerca di imparare da tutti. A volte ho imparato anche ciò che non voglio fare: è tutto un insegnamento, nel bene e nel male.

 

Su Marchwinski

Si sta allenando bene. Ci parlo tutti i giorni: ieri ha recuperato da un allenamento intenso. Lavorare all’interno di una squadra che ha già un volume di lavoro importante richiede più tempo per adattarsi. Per lui è un periodo di adattamento e la prossima settimana sarà molto importante. In queste settimane l’ho un po’ trascurato perché ho dovuto preparare le partite, ma dalla prossima ci concentreremo su di lui in maniera più specifica. Lavoreremo soprattutto sui calciatori che hanno bisogno di maggiori attenzioni, in particolare dal punto di vista fisico.

Due squadre molto giovani: l'utilità dei calciatori esperti

È sempre importante. È fondamentale per farli crescere. Ci sono partite ancora più decisive in cui devi affidarti a questo tipo di calciatori, che aiutino anche i più giovani a migliorare. Il Parma ha fatto una scelta molto giusta in questo senso, con una politica ponderata e un allenatore giovane. Magari noi facciamo un mercato diverso, ma l’idea resta la stessa: avere giocatori che siano da esempio. Non voglio calciatori che facciano i “vigili”, ma che diano l’esempio con una corsa in più.

 

Sul VAR

Mi fa piacere questa domanda. Effettivamente sono passate solo le immagini della Rai, ma parliamo di momenti fondamentali della gara. È stato considerato un fallo in un modo e in un altro diversamente. Io chiedo solo uniformità e rispetto. Questo pretendo: meno fretta di liberarsi dell’episodio e maggiore attenzione. Siccome in questa settimana ci sono stati errori evidenti, mi auguro che ci sia più cura in futuro, anche perché per ora siamo stati solo penalizzati da queste situazioni.

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