Nicola: "Vinto con merito. Oltre al tiro di Stulic, c'è stato poco altro"
Le dichiarazioni del tecnico dei grigiorossi al termine del match in sala stampa
Le parole del tecnico dei grigiorossi, Davide Nicola, in conferenza stampa al termine di Cremonese-Lecce, vinta dai grigiorossi 2 a 0. Ecco le sue parole riportate da cuoregrigiorosso.com.
- La classifica della Cremonese
- Nella prima mezz’ora una Cremo diversa da quella luccicante di Bologna
- Il rigorista è Bonazzoli?
- Su Sanabria
- La Cremonese oggi ha saputo cambiare vestito
- Meglio guardare la classifica dal basso?
- Cos’ha detto nello spogliatoio all’intervallo?
- Il gruppo ha fatto la differenza?

La classifica della Cremonese
Per scelta, come detto ad altre emittenti, voglio farmi sorprendere da tutto. Credo molto nella gratitudine che si manifesta, credo nel lavoro, nella passione… nulla è scontato, scelgo la capacità di sorprendermi anche per prendermi mezza cosa. Mi sorprende la voglia che vedo da parte dei ragazzi, che interpretano benissimo la partita: la Cremo ha vinto con merito e nell’unica occasione avuta dal Lecce stavamo già pensando che in caso di segnatura sicuramente il match sarebbe cambiato di molto.
Nel primo tempo puntavamo a non concedere molto sugli esterni al Lecce, nel secondo tempo c’è stata molta più fluidità di gioco. Nella strategia del match era questo che ci eravamo detti. Dobbiamo tenere a mente che ogni partita avrà un’interpretazione diversa.
Nella prima mezz’ora una Cremo diversa da quella luccicante di Bologna
Un ragionamento, questo, che viene fatto da chi racconta il calcio. Ogni match nasconde insidie, chiaro che se vieni da una vittoria vorresti sempre dare continuità. Tutti vorrebbero fare punti sempre, ma non è possibile. Non era scontato vincere oggi, non è scontato il lavoro che stanno facendo i ragazzi. Tutto viene azzerato di partita in partita, contano i requisiti che servono per raggiungere un determinato obiettivo. Ora godiamo del fatto che il lavoro svolto ci abbia portato i tre punti, ma tra un’ora si azzera tutto e si penserà al Torino.
Il rigorista è Bonazzoli?
Ne abbiamo due o tre, poi di volta in volta, anche a seconda delle sensazioni, può cambiare qualcosa. È comunque tutto studiato.
Su Sanabria
Come ho detto ai ragazzi in settimana, la forza della Cremonese è lo spirito che tutti stanno mettendo nella voglia di dare se stessi per un progetto comune. Ci sono momenti in cui questo riesce di più, altre volte di meno. Nel caso di Sanabria, non ha fatto con noi il ritiro, ha auvto un infortunio di mezzo… io conosco il ragazzo, vuole mettersi in gioco, segue una strada specifica in base al percorso da fare.
E in campo vuole dimostrare chi è. Posso dire lo stesso di Vazquez, per me è fondamentale per questa squadra: che faccia 5, 10, 45 minuti riesce a interpretare la gara in match sontuoso. E poi Zerbin! Il valore aggiunto è la capacità dei ragazzi di riconoscere la bravura dei compagni.
La Cremonese oggi ha saputo cambiare vestito
In entrambi i vestiti ci sono margini di miglioramento, il calcio è una somma di situazioni. I ragazzi hanno avuto il giusto atteggiamento e questo fa sempre la differenza. Queste gare sono formative per la nostra crescita, ma anche per le letture dentro ogni singola partita: se prendevamo gol dopo due minuti, andava invertito l’andamento a tutti i costi. Sarebbe cambiato il piano tattico. Sono contento che i ragazzi sappiano interpretare il match in due modalità.
Meglio guardare la classifica dal basso?
A oggi non la guardo con l’idea che i 20 punti stiano a dimostrare chissà cosa, la guardo pensando che non è scontato avere quei punti. Se li abbiamo è perché abbiamo fatto un bel percorso. Tutto questo non so se è replicabile, io viaggio di partita in partita. Continuo a curare la settimana, il lavoro che viene svolto: so che venivamo prima da tre sconfitte, la cosa più difficile è fare punti e vincere in questa Serie A. Sono contento del lavoro, e comunque di punti per il nostro obiettivo ne mancano eccome.
Cos’ha detto nello spogliatoio all’intervallo?
Oltre all’occasione iniziale di Stulic, non c’è stato molto altro. Nel primo tempo ci siamo difesi in modo un po’ più basso rispetto a quello che scegliamo di solito. Dovuto forse anche alla forza degli esterni del Lecce e dal recupero più corto in settimana rispetto a loro. Avevamo provato due spartiti in base a chi avevamo davanti, poi c’è sempre l’abilità degli avversari da tenere in considerazione. Nel secondo tempo siamo stati più aggressivi e abbiamo attaccato di più gli spazi.
Il gruppo ha fatto la differenza?
La Cremonese è e resta la squadra che ha usato più giocatori, ed è importantissimo considerando i vari momenti della stagione. C’è chi arriva a un ottimo livello in un determinato momento, ed è fondamentale.








