Dal Pipa, Lepore: "Club Manager al Lecce? Sarei pronto. Di Francesco? Perfetto"

Durante la puntata di Pl Talk, andata in onda sul canale Twitch di Pianetalecce dal Pipa di Muro Leccese, è intervenuto l'ex capitano del Lecce Franco Lepore, per parlare della stagione dei giallorossi, dei suoi numeri nel campionato di Lega Pro e del prossimo allenatore dei salentini. Queste le sue parole.

Un pensiero sulla salvezza ottenuta contro la Lazio

È stata una salvezza sofferta, ma noi siamo nati per soffrire, e forse è proprio questo a renderla ancora più bella. Festeggiare in quel modo, con tutto il calore della nostra gente, è stato emozionante. Vedere i nostri tifosi esplodere di gioia allo stadio è un'immagine che resterà nel cuore.

Questa è una salvezza storica, che deve trasmettere ancora più entusiasmo e consapevolezza: questa società, questa squadra e questa gente meritano la Serie A. E dobbiamo continuare su questa strada, restando sempre più uniti, perché insieme possiamo toglierci ancora tante soddisfazioni.

Un pensiero sull'esonero di Giampaolo

Non conosco le dinamiche interne, né so cosa ci sia dietro certe scelte. Posso solo dire che Giampaolo, a me, piace prima di tutto come persona: mi colpisce il suo modo di porsi, soprattutto nelle interviste, dove è sempre trasparente e diretto, caratteristica non molto comune tra gli allenatori.

Ha comunque centrato l'obiettivo salvezza, che non era affatto scontato considerando come si erano messe le cose. E per questo, al di là di tutto, resterà nella storia.

Cosa è scattato nei calciatori nelle ultime partite

Secondo me dopo la tragedia c'è stata l'unione di tutti. A partire dai giocatori, lo staff tecnico e sanitario, la gente. I ragazzi forse si sentivano in dovere di regalare qualcosa a questa gente, proprio per onorare al meglio Graziano e secondo me questa tragedia ha fatto scattare in loro qualcosa che sicuramente avevano, ma forse non ci credevano così tanto.

 

E' giusto continuare a puntare sui giovani o si può prendere qualche giocatore di esperienza?

Io mi pongo un’altra domanda: questi nomi importanti, vogliono davvero venire a Lecce? Questo non possiamo saperlo con certezza. Magari la società ci ha provato, ha fatto dei tentativi, ma dall’altra parte non c’è stata apertura o volontà di accettare.

Di sicuro, oggi che il Lecce è stabilmente in Serie A da qualche anno, qualche calciatore più esperto potrebbe avere una motivazione in più per accettare la sfida e venire a misurarsi in Salento.

 

In futuro ci sarà posto per lui come club manager del Lecce?

Mi piacerebbe mettermi in gioco in questa nuova veste proprio a Lecce. Anche perché un ruolo del genere ha senso solo in una società in cui hai lasciato il segno e dove conosci persone, ambiente e dinamiche. Ho svolto un corso e ottenuto l’attestazione per poter svolgere il ruolo di Team Manage, Club Manager e SLO all’interno di un club.

Proprio per questo credo di poter essere utile, non solo alla società, ma anche ai tifosi. Sarei pronto ad una chiamata in qualsiasi momento. Quando termino la carriera da calciatore vorrei prendere il patentino da allenatore. Però questi sono discorsi che farò successivamente.

 

Un pensiero su Di Francesco

Per me è un grandissimo allenatore. Ha incontrato delle difficoltà all’inizio della sua carriera, ma è normale, fa parte del percorso di crescita.

Quello che mi è piaciuto di più di Di Francesco in questi anni è che non è legato a un modulo fisso: il suo obiettivo è mettere i giocatori nelle condizioni di rendere al meglio. È un allenatore che ascolta molto i suoi calciatori, poi ovviamente prende le sue decisioni, ma non si fossilizza su un’unica idea tattica.

Abbiamo visto che sa adattarsi, come dimostra l’utilizzo anche del 3-5-2, e questa flessibilità potrebbe fare davvero molto bene a Lecce.

Con Frosinone e Venezia ha dimostrato di essere un buon allenatore, soprattutto nella valorizzazione dei giovani. Sappiamo come il Lecce sia attento a questi dettagli, e secondo lui è perfetto per la mentalità della società.

 

Il Lecce ha davvero alzata l'asticella?

Quest'anno è stata alzata l'asticella, perchè ti sei salvato per la terza volta consecutiva. Se l'anno prossimo dovessi salvarti, l'avrai alzata ancora di più: per una società come il Lecce è difficilissimo salvarsi con diverse giornate di anticipo.

Sulla sua stagione

Ho iniziato con il Lecco dove ho giocato sempre fino a metà gennaio, e dove ho fatto due gol e due assist. Poi c'è stato il cambio di allenatore e a gennaio mi è arrivata l'offerta da Dubai, Il 9 febbraio sono partito, ma quando sono arrivato lì mi hanno detto che ci sono stati problemi riguardanti la documentazione del trasferimento. 

Hanno provato in tutti i modi a risolvere questi cavilli, ma la federazione locale si è imposta a bloccare il trasferimento, perchè queste modifiche sono arrivate dopo la fine del mercato. Dopo un mese sono tornato ed avevo un contratto con il Lecco fino a fine giugno.

 

Che presidente è Di Nunno?

Di Nunno è una persona diretta che ha i suoi modi. E' un personaggio che dice le cose come stanno, probabilmente sbaglia i modi nel dirlo, ma apprezzo il fatto che dica sempre le cose come stanno.

 

La top tre dei presidenti di Lepore

Semeraro al terzo posto perchè l'ho vissuto poco, ma ha lasciato il segno; secondo posto Sticchi Damiani, perchè si sono dimostrati competenti e tifosi del Lecce come me; al primo posto Berlusconi perchè quello che faceva al Milan faceva al Monza. Noi dovevamo solo pensare a giocare, per tutto il resto c'era il club, anche nelle minime problematiche.

 

Il Monza può tornare in Serie A?

Vedo un futuro tranquillo perchè fino a che c'è Galliani, che è l'artefice dell'arrivo di Berlusconi a Monza, i tifosi del Monza possono stare tranquillissimi.

 

Che giocatore è Caporale?

Caporale è un bravissimo ragazzo, oltre che un grandissimo lavoratore. L'ho conosciuto come braccetto di sinistra e secondo me è molto bravo: potrebbe fare anche il terzino, ma in questo senso lo vedrei meglio in fase difensiva. E' intelligente tatticamente ed è affidabile.