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Nel corso dell'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, il tecnico del Verona Marco Baroni ha parlato anche delle squadre che più di tutte lo hanno convinto in questa prima fase di campionato: "La proposta del Milan, anche per i giocatori che ha preso, è molto interessante. E poi c’è la Fiorentina che propone il gioco più bello, resterà in alto perché secondo me ha centrato anche gli obiettivi. Arthur mi ha sorpreso".

L'Inter e le altre
 

Inter, a partire da sinistra verso destra: Darmian, Brozovic, Çalhanoğlu e Lautaro Martinez

"Per me resta la squadra da battere, per struttura, forza fisica e tecnica. Sotto, Frosinone e Lecce sono le squadre rivelazione, senza dubbio. Sono entrate subito in sintonia con i loro progetti. A dimostrazione che la quota salvezza si alza. Ma noi siamo pronti a combattere".

Baroni: “Due anni intensi umanamente e professionalmente. Verona? È una situazione”

Lo scorso 28 giugno Marco Baroni era intervenuto a margine del Premio Maestrelli ai microfoni dei media presenti: "A Lecce il mio staff è stato bravissimo, ci mettiamo sempre in discussione, abbiamo sempre voglia di migliorarsi. Condivido il premio con loro, anche dei ragazzi, che hanno creduto nella nostra proposta di lavoro e sono sempre i principali attori. Grazie anche a Corvino, che mi ha dato sempre la possibilità di lavorare nella condivisione".

Il divorzio è stato sereno con Corvino e il Lecce. Sa già cosa farà da grande?
"No, ancora no, però è vero. Abbiamo condiviso due anni un rapporto forte, professionalmente e umanamente. Sappiamo entrambi che non può essere una scelta a cancellarlo, rimarrà per sempre. C'è stato un lavoro di squadra oltre a questo, che abbiamo sempre manifestato".

Qual è stato il momento più bello di quest'anno al Lecce?
"Quando c'è un viaggio così bello è difficile dire un momento. Monza è stato bello, la squadra era molto giovane, gestire la pressione nel finale era complicato, ma siamo stati bravi a crederci ed è stato bello. Per me era la prima volta senza mio padre accanto e lo ricorderò sempre in cuor mio".

Marco Baroni Lecce

Baschirotto è pronto per una big?
"Lui è un altro ragazzo a cui abbiamo cambiato ruolo. Abbiamo visto questa sua fisicità. Lavora, è ancora giovane, inizia un'ora prima e va via un'ora dopo... Quando ci sono queste componenti la strada è aperta, poi non si pone limiti, non ha paura, ama il confronto ed il duello. Questo è uno dei valori che abbiamo cercato di portare poi a tutta la squadra".

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