header logo

L'amministratore delegato del Lecce Sandro Mencucci, ospite di Radio Sportiva, ha parlato di salvezza, allenatore e progetti futuri.

Stagione difficile 

Devo dire che è stata una stagione drammatica per noi da tutti i punti di vista, perché la scomparsa del nostro fisioterapista Graziano Fiorita è stato un dramma impossibile da poter mandare giù, non solo per noi ma per la famiglia, per la moglie, per i quattro figli. Immaginate cosa abbia voluto dire. Mi piace immaginare che questo risultato sportivo sia arrivato anche grazie a lui, che è un ragazzo che aveva la maglia del Lecce cucita addosso. 

Già fin dal primo momento in cui sono arrivato a Lecce scherzavo con lui perché aveva dei tatuaggi addosso, come spesso hanno i giovani, e quindi mi diceva: “Dottore, io mi faccio il tatuaggio della data di quando ci salviamo”, ed io dissi: “Non sono appassionato di tatuaggi ma questo lo condivido”. 

Fiorita
foto di Giulio Paliaga

Quindi scherzavamo sempre su quest'aspetto, però oltre a questa cosa drammatica che ci è successa, credo sia stato molto complicato portare fino alla fine questa stagione: abbiamo avuto un cambio di allenatore, qualche peripezia e comunque a volte i numeri parlano. 

Il fatto che l'Unione Sportiva Lecce non fosse mai stata nella sua storia per quattro anni di seguito in Serie A, qualcosa vuol dire. Vuol dire che comunque le società più piccole, specialmente quelle del sud, fanno molta più fatica per tantissimi motivi. Aver superato questo scoglio è un motivo di orgoglio.

Alla prossima pagina, le parole su stadio e centro sportivo →

Cagliari, Davide Nicola sempre più lontano: per la panchina in pole un ex difensore del Lecce
Il Casarano sogna in grande: il club rossoazzurro su un giocatore da oltre 300 presenze in B

💬 Commenti