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Lecce e Venezia si ritrovano al “ Penzo “ in una sfida di importanza capitale. Liverani deve fare a meno di Scavone ma non snatura il suo modo di giocare, proponendo il solito 4312. In porta c’è il solito Vigorito; il quartetto difensivo è composto da Venuti, Lucioni, Meccariello e Calderoni; il centrocampo è composto da Haye, Tachtsidis e Petriccione; alle spalle del tandem d’attacco Palombi – La Mantia ha licenza di agire Marco Mancosu, trequartista dalla conclusione facile. I padroni di casa, dal canto loro, hanno bisogno di punti e non vogliono sfigurare davanti al loro pubblico. Le due squadre, nelle fasi iniziali di gioco, si studiano, provando a rispondere colpo su colpo ad ogni sortita offensiva. Gli uomini di Liverani hanno approcciato alla grande il match, arrivando vicino al goal grazie ad una botta del greco in maglia 7. Al 16 minuto Vigorito per poco non commette una frittata clamorosa, rischiando di consegnare il pallone a Citro, poco abile nello sfruttare il regalo dell’estremo difensore salentino. Marco Mancosu ha preso per mano i suoi, guidando tutte le azioni di attacco. Alla mezzora è ancora il centrocampista sardo a rendersi protagonista di una giocata sontuosa con annesso tunnel a Garofalo. I veneti sono molto attenti in fase difensiva, non lasciando nessun spazio agli attaccanti giallorossi. La squadra di Zenga ha studiato la partita nei minimi particolari, affidandosi alle ripartenze per punire la truppa di Liverani. Tom Haye, qualche minuto più tardi, prova la giocata, calciando in porta con poca convinzione. I salentini fanno la partita e Venuti, grazie ad un cross totalmente sballato, colpisce un palo beffardo. Citro, dall’altra parte, è il più pericoloso ed al 40esimo minuto sfiora la marcatura. Il direttore di gara decreta la fine del primo tempo, non concedendo alcun minuto di recupero. I giallorossi hanno giocato una buona frazione, non rendendosi mai realmente pericolosi. La ripresa riparte con gli stessi 22 protagonisti. Pronti via e Calderoni sfiora il vantaggio con un fendente insidiosissimo. I ragazzi di Liverani, nonostante il buon avvio, lasciano Citro colpevolmente solo e l’attaccante ex Trapani non perdona, portando in vantaggio i padroni di casa. Il Lecce non ci sta e pareggia subito, grazie all’ottavo centro stagionale di Palombi, servito ottimamente da La Mantia. Liverani sostituisce Haye con Tabanelli, provando a dare vivacità al centrocampo leccese. Qualche minuto più tardi è il turno di Tumminello, il quale rileva La Mantia. Il centrocampista ex Cesena è entrato con grande voglia, rendendosi pericoloso grazie ai suoi inserimenti. Vigorito è miracoloso nel finale, salvando letteralmente il risultato su un colpo di testa del neo entrato Vrioni. Dallì’altra parte un episodio dubbio fa gridare al rigore i giallorossi. Il direttore di gara, in ogni caso, non ha voluto sentire ragioni, spegnendo sul nascere le polemiche. Dopo 5 minuti di recupero, l’arbitro sentenzia la fine del match. Il Lecce ha giocato una buona gara, non riuscendo mai a trovare lo spunto decisivo per vincere il match.
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