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Il presidente Saverio Sticchi Damiani ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Cosenza-Lecce.

LECCE LA VERA SORPRESA - ”Ho voluto tenere direttamente io la conferenza in questo periodo frequente di partite perché da un po' di mesi non c'è stata la possibilità di parlare della stagione e della squadra nella sua globalità.
Giunti a questo punto del campionato io credo che non stia passando fino in fondo un aspetto: a mio avviso la vera sorpresa di questo campionato è il Lecce. Vedo sempre più spesso che prima di ogni gara gli allenatori della squadra avversaria continuano a far passare il messaggio che il Lecce è la squadra più forte. È una mistificazione della realtà: il Lecce è la più grande sorpresa, sta lanciando giovani in un campionato durissimo. Sono ragazzi senza alcuna esperienza e sta tenendo botta in un campionato difficilissimo. 

Basti pensare alla gara col Brescia dove abbiamo schierato a centrocampo Hjulmand, Helgason e Bjorkengren. In avanti giocava il 2001 Rodriguez, in porta Plizzari 2000. Dire che siamo obbligati a vincere significa non dare valore a quanto fatto finora. Corvino e Trinchera hanno rischiato su profili sconosciuti, Baroni li ha resi pronti per partecipare ad una competizione più difficile del solito. Basti vedere chi ha potuto inserire il Monza a gara in corso per capire il livello delle partite.
La verità è che stiamo proponendo tantissime incognite insieme ad alcune certezze e se il campionato finisse oggi saremmo in A.
Si rischia così di non apprezzare fino in fondo il lavoro del mister e del suo staff, degli uomini mercato. Oggi diamo tutti per scontato che Strefezza sia straordinario, ma prima di Lecce aveva segnato massimo 4 gol. Quando è arrivato un sacco di gente diceva che è un calciatore che non segna. Noi abbiamo rischiato ed è merito anch4 dell'allenatore che lo ha plasmato nel 4-3-3. 

A gennaio c'era la fila da parte di club di prima divisione per diversi gioielli di questa rosa e nonostante tutto abbiamo deciso di trattenerli con noi perché vogliamo giocarci le chance di promozione.
Se la promozione dovesse arrivare sarebbe un capolavoro ed una boccata di ossigeno per la società. In 7 anni di club solo in A abbiamo avuto un bilancio in pareggio, nelle altre annate era solo in perdita. Sarebbe il coronamento di un sogno (questo vale molto più di un bilancio) per un territorio che mai mi sarei aspettato così vicino in un momento difficile per il calcio italiano. Gli stadi di B sono vuoti, il nostro è una eccezione. A Lecce siamo circondati da affetto, alcune partite sono improponibili per date e orari. La gente risponde in modo straordinario, abbiamo l'unica tifoseria che va oltre la crisi ed il calendario, dandoci un sostegno incredibile. 

Ogni volta che giochiamo fuori casa i biglietti del settore ospiti si esauriscono in 5 minuti. Se ci fossero capienze maggiori sarebbero comunque sold-out i settori. Questo campionato ha 6 squadre in 5 punti, può succedere di tutto, ma ciò non può intaccare il fatto che la vera sorpresa è il Lecce ed è stato compiuto un grandissimo lavoro. I dati parlano chiaro: siamo in zona promozione diretta col miglior attacco, la seconda miglior difesa, il capocannoniere ed il vice-capocannoniere, la rosa è fatta al 95% di giocatori di proprietà. Questo abbiamo costruito e qualsiasi cosa accadrà sarà stata una stagione importante. Alcune parole dei nostri rivali sembrano rendere scontato qualcosa che scontato non è."

CALCIOMERCATO INVERNALE - “Io credo che il mercato di gennaio sia principalmente di riparazione ed il fatto che abbiamo preso Coda e Strefezza a luglio invece che a gennaio dovrebbe rappresentare un merito. Abbiamo fatto principalmente una difficile opera di sfoltimento. Una serie di giocatori non rientravano nel progetto e abbiamo puntellato la rosa con calciatori differenti da ciò che avevamo. Era impossibile prendere un calciatore come Coda perché non sarebbe venuto e non avrebbe avuto senso. 

Asencio sta compiendo un percorso, è stata un'opportunità ed un rischio calcolato. Le scelte giuste l'area tecnica le aveva già fatte in estate. Prima che si infortunasse, Faragò ha partecipato solo a gare dove abbiamo fatto punti. Simic fa parte di una batteria di difensori centrali importante. Le squadre intervenute pesantemente dovevano colmare lacune importanti che noi non avevamo.
Asencio è un 98', lo abbiamo preso definitivo e la speranza è di ricostruirci in casa un grande talento. Lui era un predestinato, se dovessimo riuscirci sarà una grande cosa. Faragò e Simic hanno trascorsi in Serie A.

INTROITI STADI - “L'aspetto economico ne risente comunque fortemente. Rispetto all'ultimo anno di B, abbiamo avuto un calo di circa del 40% degli introiti. In un periodo di covid comunque siamo gli unici a scrivere numeri grossi rispetto a società di B e A.
Credo che manterremo questa formula del prezzo simboli per donne e ragazzi in merito agli stadi, è una formula che funziona. Si percepisce che la squadra con lo stadio pieno dà qualcosa in più. Spero di avere lo stadio pieno fino alla fine grazie a queste promozioni per le categorie sopra citate."

LA SOCIETA’ – “Sette anni come presidente del Lecce ti arricchiscono tantissimo a livello umano. I tifosi hanno arricchito il patrimonio delle mie emozioni. Per me sono anni faticosi perché io non faccio il presidente a tempo pieno, la mia attività professionale mi concede il lusso di poter sostenere questa passione. Gestire le due cose insieme è molto faticoso ma lo faccio nutrendomi di entusiasmo. La compagine societaria sta bene, ha sofferto i due anni di calcio nel tempo di covid. Abbiamo trascinato in B contratti dalla A che sono dolorosissimi. Noi contribuiamo tuttora a contratti di calciatori che non sono più qui. Il prossimo anno sarà l’anno zero, il trascinamento dei contratti sarà finito perché questi contratti andranno in scadenza. Corvino e Trinchera potranno lavorare su contratti voluti da loro. 

Sul mercato ci siamo creati da soli delle risorse, ma per fortuna questo periodo finirà a giugno.
La società è costituita da tre blocchi: De Picciotto 39%, io 31% ed il restante 30% è costituito da Liguori, Carofalo e Adamo. Qualora qualcuno si dovesse stancare, dovremmo cambiare un solo blocco. De Picciotto è venuto a tutte le ultime partite tranne l’ultima perché era negli USA. Prima dell’Ascoli è andato a salutare la squadra. Ognuno di noi finanzia il club esattamente nelle proporzioni che ha. Se c’è una perdita questa viene ripianata in proporzione delle quote di cui è titolare.”

I BIG - “Trattenere i big se non dovessimo salire? Dipenderà molto dalla categoria, sapete come al giorno d'oggi la volontà dei calciatori conti di più. Questo gruppo è coinvolto, diversi ragazzi già a gennaio potevano andare via ma, così come la società, nessun giocatore aveva voglia di lasciare Lecce. Tutti sono convinti di potercela fare.”

IL SUPPORTO - “Incontrare i Lecce club fuori casa ci fa piacere, noi prestiamo grande attenzione a tutte le richieste. L'iniziativa dell'altro giorno (consegnare maglie ai tifosi disabili, ndr) non era programmata, è stata una cosa del tutto estemporanea fatta da me ma a nome anche dei soci. È stato un momento bello, ho visto che la loro sistemazione nel settore è davvero dignitosa, sono comodi e si possono godere un bellissimo spettacolo.”

IL TERRITORIO - “Noi cerchiamo di crescere con i nostri strumenti, uno su tutti il lavoro. Il nostro territorio non ha nulla da imparare, sappiamo essere provinciali ma anche internazionali. Spero che il club dimostri di essere al passo con l'apertura culturale del nostro territorio."

PRIMAVERA - “Ci sono tre società nel campionato Primavera 1 che non appartengono alla Serie A e tra queste c'è il Lecce (le altre due sono Pescara e SPAL, ultima e penultima ndr.). Le squadre di B che giocano in massima serie giovanile non hanno contributi economici, è una sfida impari. Il Lecce si sta giocando la possibilità di salvarsi con Napoli, Verona ed Empoli (scorso anno campione d'Italia). Stiamo provando a fare un miracolo senza precedenti. Oggi giochiamo col Sassuolo che investe cifre importantissime. Abbiamo strappato 4 punti all'Atalanta che lo scorso anno si è giocata la finale del campionato."

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