Le sorprese del Lecce targato Baroni in Serie A
NON ME LO ASPETTAVO
Addetti ai lavori e opinionisti hanno espressi pareri positivi nei confronti del Lecce di Baroni che, dopo 15 giornate di campionato, ha 8 punti di vantaggio sulla terzultima in classifica, la squadra da tenere in maggiore considerazione per chi lotta per non retrocedere.
In tanti hanno eletto Hjulmand e Baschirotto come i trascinatori di questa squadra ma oggi, reparto per reparto, vogliamo indicarvi quali sono state secondo noi le sorprese più piacevoli di questo inizio di stagione.
PORTA E DIFESA
- Wladimiro Falcone lo conoscevamo tutti, eppure in Serie A era un’incognita. Lo scorso anno aveva parato troppo poco con la Sampdoria e, per questo, nessuno osava sbilanciarsi troppo su questo portiere. Lui, però, con i fatti e le parate, ha dimostrato di essere un estremo difensore di categoria e, forse, avrebbe meritato anche maggiore considerazione da parte di Roberto Mancini per queste amichevoli contro Albania ed Austria.
- Gallo e Gendrey inizialmente hanno pagato lo scotto con una categoria differente ed impegnativa ma nelle ultime giornate hanno acquisito maggiore consapevolezza nei propri mezzi e fornito prestazioni al di sopra della sufficienza. Soprattutto il terzino palermitano sembra essersi integrato al meglio in questo nuovo contesto, sfiorando anche il gol nella trasferta della Dacia Arena.
- Infine, sia Umtiti che Pongracic hanno confermato le grosse aspettative che il popolo giallorosso riponeva su di loro. Il primo ha una capacità incredibile di far rendere al meglio tutti i suoi compagni di squadra. Ovviamente è un difensore di grande esperienza e legge in anticipo tutte le situazioni. Marin, dal canto suo, ha un’eleganza non scontata per un centrale di difesa ma il suo talento non è fine a se stesso perché, grazie ad esso, riesce ad anticipare gli avversari con estrema naturalezza.
CENTROCAMPO
- Morten Hjulmand non lo scopriamo di certo oggi, eppure alzi la mano chi si sarebbe aspettato questo rendimento così continuo anche in Serie A. Il danese tiene in piedi il centrocampo ed è un instancabile recuperatori di palloni. Probabilmente rende meglio con accanto Alexis Blin, altra piacevole riscoperta anche in questa categoria. Il francese può giocare davvero ovunque senza soffrire l’adattamento ad un nuovo ruolo.
- Poi, non si può non citare Gonzalez. Un ragazzo che non aveva mai giocato tra i professionisti e che si muove con la personalità e la consapevolezza di un veterano con 20 anni di esperienza alle spalle. Se cresce tatticamente diventa un centrocampista da top club.
ATTACCO
- Ceesay e Colombo rappresentano una coppia perfetta perché diversi tra loro. Quando gioca l’ex Milan il Lecce produce un tipo di calcio differente da quando in campo scende l’ultimo capocannoniere del campionato svizzero. 3 gol a testa non sono pochi, ma l’obiettivo di entrambi è arrivare in doppia cifra.
- Strefezza si sta confermando a grandi livelli. Il brasiliano ha tutto per essere protagonista anche in Serie A e deve solo continuare a lavorare così per diventare sempre più determinante. Da lui, invece, dovrebbe prendere spunto Lameck Banda, un talento grezzo che deve migliorare soprattutto nella scelta dell’ultimo passaggio. Quando avrà la capacità di sfruttare la sua velocità, accompagnandola alla tecnica, allora sarà un giocatore devastante.
- Infine, Di Francesco ed Oudin. Due giocatori che nella loro carriera sono sempre stati accusati di essere poco costanti. Il Lecce deve affidarsi anche alle loro magie per ottenere una salvezza mai alla portata come in questa stagione.
💬 Commenti