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Quando lo abbiamo visto giocare per la prima volta, toccare il pallone con eleganza e muoversi con leggiadria tra le maglie degli avversari, ci siamo chiesti come mai il Barcellona si sia fatto sfuggire un talento del genere.

In realtà, poi, abbiamo intervistato Joan Gonzalez e proprio lui ci ha spiegato che nella Cantera blaugrana il talento pullula, quasi fuoriesce dagli spogliatoi, e rimanere lì non è facile per nessuno, anche perché la concorrenza è tanta e lo spazio per mettersi in mostra poco.

Allora ci siamo detti fortunati perché, senza quell’addio alla Catalogna, il classe 2002 non sarebbe mai arrivato nel Salento ed ora non staremmo parlando di lui come il futuro del centrocampo giallorosso. Gonzalez ha trascinato la Primavera a suon di gol e grandi giocate, risultando spesso il migliore dei 22 in campo nelle partite che il Lecce ha disputato in questa stagione nel massimo campionato di categoria.

Lui è nato difensore centrale. I suoi primi allenatori ne sfruttavano la stazza imponente ma qualcuno, in seguito, si è accorto che lo spagnolo aveva piedi troppo educati per difendere soltanto ed allora ha deciso di spostarlo più avanti, prima davanti alla difesa e poi addirittura come mezz’ala.

“Gonzi”, così lo chiamano i suoi compagni di squadra, sa fare tutto. Ha visione di gioco, ma non tira mai indietro la gamba e rappresenta il prototipo del centrocampista moderno, capace di svolgere le due fasi con la stessa qualità e continuità. Nella passata stagione ha disputato 31 presenze con la Primavera di Grieco condite da 8 reti, alcune delle quali di pregevole fattura. Adesso ha una chance importante, quella di svolgere il ritiro con la prima squadra allenata da Baroni.

Il tecnico dei salentini in carriera ha lavorato con i giovani e lo scorso anno ha dimostrato di non guardare la carta d’identità, rischiando anche ragazzi non abituati al nostro calcio. Durante la prima amichevole della nuova stagione, infatti, Gonzalez è sceso in campo dal primo minuto, nel ruolo di mezz’ala destra. Lo spagnolo ha segnato, ha fornito un assist illuminante dei suoi e soprattutto ha tenuto botta contro avversari meno abili tecnicamente ma di sicuro probanti dal punto di vista fisico.

Il classe 2002, tenuto conto dell’età, non potrà giocare con la Primavera. Davanti a lui, quindi, si presentano due opportunità: rimanere a Lecce e provare ad esordire in A con questa maglia o andare in prestito altrove per maturare e giocare con maggiore continuità.

Non sappiamo ancora cosa deciderà il club salentino per il bene del ragazzo. Probabilmente si aspetterà la fine del ritiro per valutare ogni situazione e capire se davvero puntare su di lui già a partire dalla prossima stagione.

Intanto Gonzalez svolgerà il precampionato con Baroni e chissà, magari sarà proprio lui a convincere il tecnico giallorosso a trattenerlo in rosa in vista della prossima stagione. Personalità e qualità ci sono, adesso serve il coraggio per credere in un ragazzo giovane ma di sicuro avvenire. 

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