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Il Lecce è quasi pronto a ripartire per una nuova stagione. Non ci sarà più Eugenio Corini e Marco Baroni dovrà essere bravo ad inserirsi subito nel progetto giallorosso, tenendo tutti i giocatori sulla corda e lavorando con intensità in ritiro.

La dirigenza salentina ha dettato le linee guida e tra queste c’è l’assoluta voglia di trattenere i giovani e promettenti calciatori che già fanno parte della rosa giallorossa. Su tutti, Morten Hjulmand e Pablo Rodriguez sembrano quelli già pronti ad effettuare il salto di categoria, sebbene Saverio Sticchi Damiani ad ogni intervista ripeta come un mantra che i due non si muoveranno dal Salento salvo offerte irrinunciabili.

Il danese lo scorso anno ha avuto un impatto devastante ed ha fatto innamorare i tifosi giallorossi al primo tocco di palla nella sfida contro l'Empoli. Il suo inserimento non è stato ottenuto perché non c'era bisogno di farlo ambientare ad un calcio diverso, visto che sembrava giocasse in Italia da sempre. Se Baroni dovrebbe giocare con un centrocampo a 2, Hjulmand far coppia con Blin davanti alla difesa, mentre con una mediana a 3 la classe ‘99 potrebbe nel ruolo di mezzala, lasciando al francese l’incombenza di impostare la manovra.

“El Diablo”, dal canto suo, sarà una delle punte di riferimento di Marco Baroni, che già qualche mese fa aveva speso parole al miele nei suoi confronti. Ora la sua priorità sarà quella di crescere fisicamente, anche perché nel campionato di Serie B nessuno fa sconti ed i difensori spesso sono esperti ed abili nel gioco aereo. Pablito, comunque, dovrà giocare esattamente come nella scorsa stagione, con la speranza che i guai fisici non lo perseguitino come nel campionato appena terminato.

Il Lecce ha due gioiellini da crescere, accudire e poi lanciare nel grande calcio. La speranza è che Hjulmand e Rodriguez continuino così, adesso per il bene della squadra ed un domani per compiere una plusvalenza targata Pantaleo Corvino. 

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