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La stagione 2013/2014 potremmo ribattezzarla “l'annata della rimonta sfiorata”. Il Lecce, infatti, è partito con Moriero ma, dopo cinque sconfitte consecutive nelle prime cinque gare di campionato, ha deciso di richiamare Lerda.

Con l'ex tecnico del Torino i giallorossi hanno iniziato una cavalcata incredibile, che si è fermata sul palo di Beretta in quel di Frosinone. Quel Lecce era forte ed aveva un reparto offensivo super, con Beretta, Zigoni, Doumbia, Ferreira Pinto e Miccoli che hanno fatto sognare il popolo salentino. 

Oggi vogliamo parlare del figlio d'arte Gianmarco Zigoni, attaccante forte fisicamente ed abile di testa cresciuto tra le giovanili del Treviso e quelle del Milan.

Il centravanti è arrivato nel Salento proprio in prestito dai rossoneri, insieme a Beretta e Perucchini. In quella stagione ha trovato finalmente la continuità che gli era mancata in precedenza ed, infatti, in totale ha segnato 12 gol tra Coppa Italia, campionato e play off.

Il classe '91 si completava perfettamente con gli altri compagni di reparto e rappresentava un riferimento offensivo importante lì davanti.

L'anno successivo Zigoni ed il Lecce hanno preso strade diverse e l'attaccante ha iniziato a girare parecchio. In carriera ha vinto due campionati di fila con la Spal, arrivando ad una storica promozione in Serie A, mentre con il Venezia si è dovuto fermare ai play off. 

Nelle ultime stagioni, anche a causa di un problema al tendine d'Achille, è tornato in Serie C ed ora milita nella Virtus Verona. In questa stagione, fino ad ora, ha segnato solo un gol, ma conosciamo bene le sue qualità e sappiamo che in questa categoria può fare la differenza.

Chissà come sarebbe andata se quel palo di Frosinone non si fosse messo in mezzo tra il Lecce e la B. Le cose, però, vanno come devono andare e nessuno può cambiare il passato. 

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