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Situazione di classifica: un filo sottile tra speranza e Serie B

Il Lecce si presenta alla penultima giornata di campionato con il destino non più nelle proprie mani. I 28 punti in classifica non bastano al momento per restare in Serie A: il Venezia, vittorioso contro la Fiorentina nell’ultimo turno, è salito a 29, superando i salentini e spedendoli al terz’ultimo posto. La lotta per la salvezza è serrata e non ci sono più margini di errore. Contro il Torino, al Via del Mare, il Lecce ha un solo risultato possibile: vincere.

Torino-Lecce gaspar zapata

Un pareggio potrebbe già condannare i giallorossi, una sconfitta lo farebbe quasi certamente. Serviranno almeno 4 punti nelle ultime due giornate e sperare in passi falsi delle dirette concorrenti. La missione è ardua e la partita col Torino rappresenta l'ultima chiamata per alimentare la speranza.

Il Torino: senza obiettivi, ma tutt’altro che arrendevole

Se da una parte c’è un Lecce disperato, dall’altra arriva un Torino apparentemente senza stimoli di classifica. Eppure, la squadra di Vanoli continua a mostrare solidità e organizzazione. Nelle ultime tre partite ha affrontato avversari di alto livello, perdendo contro Inter e Napoli, ma riuscendo a pareggiare contro il Venezia a beneficio indiretto proprio del Lecce.

Il Torino si è dimostrato camaleontico nelle ultime uscite, alternando il 3-5-1-1 (contro il Napoli), al 4-2-3-1 (con l’Inter), fino ad adottare un 4-3-2-1 proprio contro i lagunari. Vanoli ha saputo modellare la squadra in base agli avversari, grazie a una rosa ampia e versatile.

Occhio ai singoli: il croato Nikola Vlasic è il giocatore più in forma, capace di inventare in ogni momento. Con lui, Elmas, rapido e pericoloso nell’uno contro uno, rappresenta un’altra arma offensiva di livello. In porta, Vanja Milinkovic-Savic è stato uno dei portieri più decisivi dell’intera Serie A, con interventi spesso determinanti, compresi quelli che hanno negato il gol al Lecce all’andata.

Lecce: concretezza, coraggio e attenzione ai dettagli

Il Lecce dovrà mettere in campo tutto ciò che ha: grinta, lucidità e capacità di leggere i momenti della partita. Il Torino, spesso, tende ad abbassare il ritmo e controllare il gioco, per poi colpire con rapide fiammate affidate alla qualità dei singoli. Proprio per questo, i giallorossi dovranno imporre il proprio ritmo, senza farsi addormentare tatticamente.

Sarà fondamentale mantenere equilibrio tra i reparti, specie in fase di non possesso: il Torino è abile nello sfruttare le mezze posizioni con i suoi trequartisti, che spesso ricevono tra le linee, nella zona tra centrocampo e difesa.

Ramadani Rafia Ricci

I numeri parlano chiaro: gli expected goals stagionali (expected goals: metrica statistica utilizzata nel calcio per quantificare la probabilità che una determinata occasione da gol si trasformi in un goal) è praticamente identico tra Lecce (33.4) e Torino (33.6). Ma la differenza reale è nei gol segnati: 39 per i granata, solo 25 per i salentini. Una forbice di 14 reti che racconta una difficoltà cronica del Lecce nel concretizzare le occasioni.

Per questo, domani sera, ogni chance dovrà essere sfruttata al massimo. Servirà cinismo, oltre che attenzione difensiva. Restare in partita, evitare blackout mentali e affidarsi anche al pubblico del Via del Mare: sono queste le chiavi per cercare una vittoria che può ancora tenere accesa la fiamma della Serie A.

La salvezza si è complicata, ma non è ancora sfumata. Il Lecce è chiamato a un’impresa e servirà una prestazione lucida e strutturata.

 

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