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Il Presidente dell’Alessandria Di Masi ha rilasciato un’intervista a Il Piccolo nella quale ha parlato dell’arbitraggio di sabato scorso nella sfida contro il Lecce: 

RABBIA - Sono incazzato. Siamo incazzati, tutti. Se questa è la B, a me non sta bene. Per niente. Ci è stato tolto almeno un punto, meritato. Anche di più, se pensiamo a quando e come sono arrivati alcuni fischi. Sia chiaro, non ce l'ho con il Lecce, che ha fatto la sua partita. Ma con le forze esterne che hanno deciso questo risultato.

EPISODI DUBBI - A questi mi riferisco. C'è da parlare anche del terzo gol, ma prima c'è l'espulsione sacrosanta di Tuia, graziato da Giacomelli. Chiarello era lanciato a rete, è stato falciato: un intervento almeno da giallo, sarebbe stato il secondo. Sacrosanto e, invece, è stato graziato. In quel momento il punteggio era ancora 2-1 per noi. Aggiungo un particolare: l'assistente, che era vicinissimo, ha detto chiaramente all'arbitro che il nostro giocatore era scivolato e che non era intervento falloso. Glielo ha ripetuto. Ma l'arbitro ha deciso di testa sua, senza ascoltare il suo collaboratore. I nostri giocatori lo hanno invitato a consultarsi con il guardialinee: hanno protestato, ma senza esito. Anzi, Dario Migliaccio, il nostro vice allenatore, è stato espulso.La rimessa laterale che era di Lunetta e, invece, è stata assegnata al Lecce. Si era già oltre i 5' di recupero: palla legittimamente nostra, l'avremmo tenuta e sarebbe arrivato il triplice fischio. Invece questo sbaglio che ci ha penalizzati molto”. 

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