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La parola sosta non rievoca ricordi piacevoli nella mente di tutti i tifosi giallorossi. Storicamente lo stop del campionato, arrivato per qualsivoglia motivo, non ha mai portato particolarmente bene al club salentino, che alla ripresa ha sbagliato alcune sfide e perso gare e punti importanti.

Con Baroni lo scorso anno, dopo gli stop per via degli impegni della Nazionale, il Lecce ha sempre faticato a ritrovare il ritmo partita e la condizione mentale giusta per affrontare le gare successive. La squadra giallorossa, a dir la verità, anche in questa stagione, ha faticato dopo la sosta di circa un mese e mezzo fa. Hjulmand e compagni avevano appena battuto la Salernitana all’Arechi, ma al ritorno in campo hanno raccolto poco e niente a livello di punti e palesato una difficoltà evidente nel ritornare in pista concentrati e carichi.

Una sosta lunga come quella di questa stagione è anomala ma poi non così tanto. Questo mese e mezzo di stop forzato, causa Mondiali in Qatar, ci fa ritornare alla mente la pausa vissuta da tutto il calcio durante la pandemia per il Covid.

Anche in quell’occasione il Lecce era in Serie A e, nonostante le due pesanti sconfitte contro Roma ed Atalanta, stava attraversando un periodo positivo, sia in termini di gioco che di risultati. Quella lunga pausa è stata deleteria per i giallorossi,  che al ritorno in campo hanno iniziato a perdere senza fermarsi, dimostrando di non essere in condizione né fisica né mentale.

La differenza con allora, però, è evidente perché all’epoca, al ritorno in campo, si giocava praticamente ogni 72 ore con 30 gradi a partita. Le squadre che non erano attrezzate con una rosa lunga hanno evidentemente sofferto più delle altre i ritmi forsennati di quel periodo. Il Lecce a gennaio, non sapendo quello che stava per accadere, non aveva allungato la panchina ed ha pagato con la retrocessione in B quella scelta.

Quest’anno, invece, i giallorossi sapevano da principio di questa sosta invernale ed erano preparati per affrontarla. Di sicuro dal 29 novembre al 4 gennaio ci sarà un richiamo di preparazione e magari qualche amichevole per sgranchire le gambe e prepararsi ad una incandescente e fondamentale seconda parte di stagione. 

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